Esplosione alla raffineria Eni di Pavia: cessato l’allarme

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Una nube nera, visibile a chilometri di distanza, e fiamme altissime si sono alzate dalla raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi, vicino Pavia, dove il primo di dicembre, intorno alle 16, si è registrato uno scoppio e un incendio. I vigili del fuoco, raggiunti da colleghi di tutta la provincia, sono subito intervenuti per domare le fiamme nell’impianto, che è uno dei più grandi d’Italia. Sul posto sono accorsi anche i tecnici Arpa e Ats per verifiche sull’impatto ambientale: la raffineria si trova lontano dai centri abitati ma nei pressi di alcune aziende agricole. ‘Nessuno si è fatto male, per fortuna’, ha dichiarato in serata il sindaco di Sannazzaro, Roberto Zucca. Inoltre, da poco, Eni ha comunicato il cessato allarme e ha sottolineato che non ci sono segnali di inquinamento significativo dell’aria nella zona: ‘Alle ore 7:50 è stato comunicato il ‘cessato allarme. Tutto il personale diretto e indiretto sta entrando nella Raffineria per le quotidiane attività’.

IL GIORNO DOPO L’ESPLOSIONE

Il sindaco ha disposto che oggi le scuole rimanessero chiuse: ‘Per precauzione ho anche invitato tutti i cittadini a stare chiusi in casa o a trovare un riparo, con le finestre serrate’. Gli istituti scolastici oggi rimarranno chiusi anche nei Comuni di Ferrera Erbognone, Scaldasole, Mezzana Bigli e Pieve Albignola. Roberto Zucca ha voluto in ogni caso precisare: ‘Sono bruciati idrocarburi. La situazione ora è sotto controllo, le fiamme si sono ridotte. Cercheremo di riunire la Commissione di salvaguardia ambientale insieme al Comune di Ferrera Erbognone, per valutare le condizioni del territorio e capire effettivamente cosa sia successo’.

Il prefetto di Pavia Erminia Rosa Cesari, in costante aggiornamento con il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, ha dichiarato: ‘Subito è scattato il Piano di emergenza interno della raffineria. In seguito, si terrà una riunione per capire esattamente cosa sia successo’.

La Prefettura ha spiegato alcuni dettagli sull’incendio: ‘Parrebbe che l’incendio sviluppatosi nell’area Est abbia interessato un prodotto finito la cui nube non provocherebbe ricadute sul terreno, sono comunque in corso accertamenti da parte di Arpa’.

L’assessore al Welfare, Giulio Gallera, ha rassicurato: ‘La situazione è al momento sotto controllo, l’Ats Pavia si è immediatamente mobilitata e gli operatori si trovano sul posto per verificare lo stato di salute dei dipendenti, dei quali solo uno risulta intossicato e preso in cura dal soccorso sanitario’.

Nel pomeriggio di ieri, si è temuto ci potessero essere rischi anche per i Comuni del vicino Piemonte, tuttavia la Prefettura di Alessandria, già nella serata di ieri, ha dichiarato terminato lo stato di preallarme per i territori di Novi Ligure, Arquata Scrivia e Piovera. Dalle prime indagini non sono emerse concentrazioni preoccupanti di agenti inquinanti neanche a Tortona, Pozzolo Formigaro e Castelnuovo Scrivia.

Infine, la Cgil di Pavia, circa la sicurezza dei lavoratori della raffineria, ha spiegato: ‘Sono state attivate tutte le misure previste dal protocollo in caso di rischio’.

I PRIMI INTERVENTI

Subito dopo l’esplosione alla raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi, circa 40 uomini dei vigili del fuoco sono rimasti impegnati nelle operazioni di spegnimento delle fiamme divampate rapidamente. Tutte le strade che conducono all’impianto sono state chiuse per ragioni di sicurezza: fonti locali hanno riferito che alcuni agenti della Polizia con maschere antigas hanno presidiato gli accessi.

L’incidente è avvenuto a venti giorni dall’incontro del 10 novembre per il tavolo sulla sicurezza promosso da Eni per la raffineria di Sannazzaro.

ENI ha emesso una nota ufficiale in cui ha chiarito che l’incendio ha riguardato l’impianto EST della raffineria: ‘Non si registrano danni alle persone. Le cause dell’incendio sono in corso di accertamento’.

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In rosso l’area occupata dalla raffineria

Anche il Comune è intervenuto con un avviso dalla sua pagina Facebook ufficiale, in cui invitava la popolazione a non uscire. ‘Per il momento non sussistono pericoli per la popolazione residente. Le forze di intervento sono all’opera per mantenere la situazione sotto controllo. Rimanete chiusi dentro le vostre abitazioni o cercate riparo nel locale chiuso più vicino. Prestate attenzione ai messaggi trasmessi al fine dell’aggiornamento della situazione’, si legge sul post.

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