Ospedale di Nola, pazienti curati per terra: indagini dei NAS

ospedale nola

La foto di due pazienti curate per terra all’ospedale di Nola, assistite da un operatore del 118, da Facebook finisce nei fascicoli dei NAS, chiamati dalla ministra della Salute Beatrice Lorenzin, sul tavolo del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca e anche in Parlamento, dopo l’interrogazione chiesta dal deputato Paolo Russo di Forza Italia. L’immagine racconta di una vicenda delicatissima per la struttura di Santa Maria della Pietà di Nola, provincia di Napoli dove mancano le barelle e i letti. I Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità sono giunti in loco e stanno acquisendo materiali e testimonianze per far luce su una situazione al limite per l’ospedale del napoletano.
Sicuramente i tagli alla Sanità voluti nel 2016 non hanno contribuito a migliorare la situazione dell’ospedale di Nola, così come non la miglioreranno gli ulteriori tagli di 34,5 milioni di euro previsti nel 2017. Probabilmente all’ospedale di Nola più che di ispettori ministeriali avrebbero bisogno di posti letto e barelle.

Il post ha ricevuto decine di commenti anche da parte di alcuni cittadini che sono stati ricoverati all’ospedale di Nola, denunciando disservizi e usando toni qualche volta un po’ forti. “Mie cari signori ed amici di Nola e dintorni il protocollo sanitario prevede di salvare il paziente anche in emergenze simili ( mancanze di barelle) per cui commenti stupidi ed ecc ecc fateli in altre occasioni )”, si legge sul profilo dell’Acos della città campana.

Accanto alle lamentele c’è anche chi ringrazia medici e infermieri per il loro lavoro anche in condizioni disagiate, come hanno ricordato i vertici dell’ospedale. “Abbiamo preferito curare le persone a terra piuttosto che non dare loro assistenza. In ospedale abbiamo 15 barelle, 10 delle quali al pronto soccorso, e sabato ne abbiamo ‘sequestrate’ due alle autoambulanze per far fronte all’emergenza venutasi a creare, ha dichiarato Andreo De Stefano, direttore sanitario dell’ospedale.

La situazione era di grave emergenza per cui, prosegue De Stefano, meglio accudire le pazienti a terra che non fare nulla.”Una di quelle persone era in arresto cardiaco , ma che dovevamo fare senza letti né barelle, mandarla via? I medici hanno preferito fare la defibrillazione sul pavimento, pur di salvarle la vita come è accaduto”. L’altra paziente, ha aggiunto, era stata messa in posizione anti soffocamento “perché era in preda al vomito”.

Intanto, si muove la politica. Le cause di quanto certificato dalla fotografia sono da ricercare in un sistema che non dà gli strumenti adeguati agli operatori. “Il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha disposto l’apertura immediata di una indagine interna per una puntuale verifica dei fatti e per accertare tutte le responsabilità”, si legge in una nota ufficiale.

“Restituisca il diritto alla salute a un’area che conta 600 mila abitanti. Non si scarichi ora la responsabilità sui medici che tentano, pur senza strumenti a disposizione, di difendere la vita delle persone”, ha tuonato Russo che ha intenzione di portare il caso in Aula.

“Ho sentito il ministro Lorenzin e mi ha assicurato che manderà gli ispettori”, ha aggiunto Gioacchino Alfano, sottosegretario alla Difesa e coordinatore regionale del Nuovo Centrodestra in Campania. “È una situazione intollerabile e scandalosa. Chiedo a De Luca di prendere provvedimenti seri. È ingiusto che tutte queste nostre eccellenze poi vengono confuse con queste situazioni al limite del paradossale”.

“Quando accaduto al Santa Maria della Pietà è il risultato delle cattive gestioni della passate legislatura, orientate unicamente al taglio di risorse e alla riduzione di servizi”, ha concluso Enzo Alaia, vicepresidente della commissione sanità del Consiglio regionale della Campania. “È evidente che le immagini che abbiamo visto sono raccapriccianti”.

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