Oms, origini del Covid in Cina: “Non abbiamo abbandonato le indagini”

Il direttore dell’Oms ha rassicurato sul tema delle investigazioni sull’origine del Covid in Cina: “Continuiamo a spingere, lo dobbiamo ai morti”.

Tedros Adhanom Ghebreyesus
Tedros Adhanom Ghebreyesus – Nanopress.it

Tedros Adhanom Ghebreyesus, durante l’incontro settimanale con la stampa a sottolineare come le indagini in Cina siano ancora in corso per determinare l’origine della pandemia. Il direttore generale dell‘Oms ha fatto sapere che nelle ultime settimane ci sono stati dei contatti tra l’Organizzazione e i funzionari di Pechino: “Richiediamo cooperazione“. Intanto continuano a scendere i casi in tutto il mondo, e nessuna variante cinese è stata individuata.

Covid, continuano le indagini dell’Oms: “Lo dobbiamo alle vittime”

Non si fermano, a ormai tre anni di distanza dall’invio della pandemia, le indagini sulle origini del Covid. Lo ha fatto sapere il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità, che durante il consueto briefing settimanale con i media ha voluto rassicurato parlando dell’Oms e dei suoi sforzi continui.

Secondo Tedros Adhanom Ghebreyesus infatti sono ancora forti le motivazioni che stanno spingendo i funzionari dell’Organizzazione a ricostruire esattamente come si sia propagato il Sars-CoV-2, a cosa effettivamente è stata dovuta la pandemia. Le indagini però, anche se la guardia è scesa negli ultimi mesi, non si è affatto conclusa. Anzi, Ghebreyesus ha fatto sapere che nelle scorse settimane – due mesi fa – è stata inviata una lettera alla Cina per chiedere ancora più collaborazione e trasparenza.

“Assicuro che continueremo s spingere, lo dobbiamo alle vittime” afferma il direttore dell’Oms che si dice pronto a insistere. Intanto i numeri dei positivi continuano a scendere in tutto il mondo, e secondo i recenti dati i morti a causa del Covid sarebbero simili – o uguali – a quelli dell’influenza.

Covid, niente effetto Cina: nessuna nuova variante e stesse vittime dell’influenza

Dopo la fine del capodanno cinese, conclusosi il 5 febbraio, con milioni di cittadini cinesi che si sono spostati in lungo e in largo nel Paese – e anche fuori – non si è registrata nessuna nuova variante. Lo scorso mese era salita l’allerta considerando che i casi erano decollati, e i ricoveri in Cina si erano moltiplicati.

Aeroporto, medici in camice e mascherina
Medici in camice e mascherina in aeroporto – Nanopress.it

Ma nessuna variante è stata individuata e i numeri continuano a scendere. Sia in Cina che in Italia, con parametri tra ricoveri e vittime ancora in calo. Secondo i dati della scorsa settimana l’impatto del Covid, in termini di vittime, è stato simile a quello dell’influenza. Dunque la pandemia pare stia entrando nella fase di endemia, quella ossia di convivenza, stavolta veramente, visto che i malati gravi scendono e le vittime adesso sono veramente limitate.

Secondo l’epidemiologo Massimo Ciccozzi, recentemente intervenuto al Sole24Ore, il Covid sarebbe ormai un’endemia. Il responsabile dell’Unità medica del campus Bio-Medico di Roma ha chiarito come Omicron si sia rivelata una variante perfetta dal punto di vista del virus, con grande contagiosità, ma con effetti poco dannosi per noi, il che avrebbe facilitato la convivenza con il virus.

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