Olio d’oliva: l’Italia è invasa da quello tunisino

Olio di oliva tunisino invade Italia

L’olio di oliva tunisino sta invadendo l’Italia: nel 2015 le importazioni dal Paese nordafricano sono aumentate del 734%, ovvero 8 volte in più rispetto al quantitativo dello scorso anno. E’ ciò che è emerso da un’analisi basata sui dati Istat dei primi sette mesi, che la Coldiretti ha presentato alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano.

L’olio tunisino non è l’unico ad aver varcato i confini italiani, anche le spedizioni di olio dalla Grecia hanno registrato un incremento del 517%.

E per paradosso l’olio italiano non è in perdita, anzi, secondo la Coldiretti: ‘L’Italia è il principale importatore mondiale di olio di oliva nonostante l’andamento positivo della produzione nazionale’.

La situazione rischia ulteriormente di peggiorare in vista della decisione della Commissione Europea di aumentare il contingente di importazione agevolato di olio d’oliva dalla Tunisia verso l’Unione europea, fino al 2017: si vanno ad aggiungere 35 mila tonnellate all’anno alle attuali circa 57 mila tonnellate, senza dazio già previsti dall’accordo di associazione Ue-Tunisia.

Nonostante tutto ciò, come anticipato poc’anzi, nel 2015, il fatturato dell’olio d’oliva italiano è sfrecciato alla cifra record di 3 miliardi di euro, resi possibili per oltre la metà dell’importo dalle esportazioni, ma anche grazie all’aumento del consumo di olio di oliva nel resto del mondo, che negli ultimi 20 anni ha registrato un +50%.

A tal proposito, il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo ha dichiarato: ‘Questo apre grandi opportunità che il Made in Italy deve saper cogliere e per farlo deve puntare sull’identità, sulla legalità e sulla trasparenza per recuperare credibilità anche all’estero’.

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