Nuove esplosioni prima dell’alba a Kiev

Nuove esplosioni poco prima dell’alba sono state registrate a Kiev e in altre città ucraine. Ci sono vittime e feriti. Anche nella regione russa di Belgorod si registrano bombardamenti ma dell’esercito ucraino, anche qui ci sono vittime e feriti.

Edificio distrutto dai bombardamenti
Edificio distrutto dai bombardamenti – Nanopress.it

Dal G7 pronti i nuovi pacchetti di sanzioni contro la Russia con lo scopo di isolarla sempre di più e minare la sua economia, a riportare la notizia sono gli USA e il Regno Unito. Secondo un portavoce del governo ungherese, la NATO e l’UE hanno abbandonato i loro obiettivi di pace per essere parte del conflitto tra Russia e Ucraina.

Nuove esplosioni nella notte su Kiev e in altre città ucraine

Bombardamenti sulla regione di Belgorod, sul suolo russo, da parte dell’esercito ucraino. Vyacheslav Gladkov, governatore della regione, ha riportato la notizia che nel villaggio di Nizhneye Berezovo ci sono state due vittime e una terza persona si trova in grave condizioni in ospedale. La notizia è stata diffusa attraverso Telegram.

Le due vittime sono due civili, un uomo e una donna, il ferito è invece un uomo che ha riportato gravi ustioni su circa l’80% del corpo, inoltre ha riportato gravi ferite multiple dovute alla frammentazione.

Il capo della Wagner, Prigozhin, ha escluso che riuscirà a prendere la città di Bakhmut nei prossimi giorni. I combattimenti nella zona sono molto pesanti e l’esercito ucraino sta tenendo alta la difesa.

Ha inoltre parlato, sul suo Telegram, di un sobborgo, Samolet, che risulta essere una fortezza inattaccabile perché composto da file di edifici, ed è proprio in questa zona che si stanno concentrando le battaglie più dure al momento.

Prima dell’alba la Capitale Kiev e altre città ucraine sono state nuovamente attaccate dall’esercito russo. L’esercito ucraino ha riportato la notizia di aver intercettato tutti i droni esplosivi, la conferma è avvenuta sul canale Telegram dell’amministrazione militare di Kiev.

Diverse esplosioni sono state avvertite anche nelle città di Kherson e Kryvyi Rih che si trovano a sud e nella città di Leopoli e Rivne che invece si trovano ad ovest.

A causa di questi attacchi una donna di 64 anni è rimasta ferita nella città di Kryvyi Rih e attualmente è ricoverata in ospedale in gravi condizioni. Ukrinform riporta anche la presenza di vittime, al momento non si conosce il numero esatto.

Soldati a lavoro
Soldati a lavoro – Nanopress.it

Nuove sanzioni pronte contro la Russia

In queste ore è in corso il G7 a Hiroshima, uno degli alti funzionari americani ha annunciato che ci saranno nuove sanzioni economiche per la Russia con lo scopo di isolarla maggiormente.

Ai giornalisti ha detto che oltre a mantenere il price cap sul petrolio di origine russa, ci saranno nuove sanzioni che riguarderanno altri settori come quello energetico, di difesa e degli asset finanziari.

Anche il Regno Unito ha parlato delle nuove sanzioni previste per i russi che andranno a colpire il settore minerario, in questo nuovo pacchetto di sanzioni verranno comprese le estrazioni di rame, diamanti, nichel e alluminio.

Nella giornata di ieri Zelensky ha annunciato di essere a buon punto nella preparazione della controffensiva ma non fornirà ulteriori dettagli al momento.

Inoltre in questi giorni l’esercito ucraino sta avendo diverse vittorie nella città di Bakhmut, ciò ha fatto ipotizzare a molti che la controffensiva sia già iniziata.

A grande sorpresa anche Zelensky ha preso parte di persona al G7, la notizia è stata riportata da Bloomberg. Il presidente ucraino avrebbe dovuto prendere parte alla videoconferenza di domenica, almeno è quanto aveva riportato il premier giapponese Fumio Kishida.

Zelensky ha invece scelto, nelle ultime ore, di andare personalmente per poter incontrare il premier giapponese, il presidente brasiliano Lula e il presidente indiano Modi che fino ad oggi sono rimasti neutrali o non si sono esposti moltissimo contro l’aggressione russa.

Zoltan Kovacs, portavoce del governo ungherese, ha scelto di pubblicare una rubrica che si chiama “L’Unione Europea e la Nato sono diventate effettivamente parte della guerra in Ucraina”.

Secondo quanto riportato da Kovacs questo è avvenuto nel momento in cui hanno decise di fornire armi alle forze armate dell’esercito ucraino. Da uno studio eseguito dall’Istituto Századvég ci sarebbe la conferma che l’UE ha abbandonato il suo impegno di pace per concentrarsi nell’esportazioni di armi.

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