Napoli: 29enne ai domiciliari fa una gita in barca: arrestato | Ha tentato la fuga a nuoto

Quando si è reso conto che i militari lo stavano raggiungendo, il ragazzo si è tuffato in mare tentando inutilmente la fuga. Avrebbe percorso quasi tutto il canale di Procida a nuoto. 

Barca dei carabinieri
Barca dei carabinieri – Nanopress.it

A terra è stato poi arrestato per evasione e resistenza a pubblico ufficiale.

La scomparsa dell’uomo

Era ormai scomparso da un mese il 29enne che era agli arresti domiciliari.

Dal 2 giugno infatti, non si avevano più sue notizie.

L’uomo che era costretto in casa sua a Vico Equense, in provincia di Napoli, ha deciso di andarsene non dando più sue notizie.

Non riusciva più a sopportare la restrizione imposta dalla legge che lo obbligava a rimanere nelle quattro mura di casa.

Da allora i carabinieri lo hanno cercato e ora lo hanno finalmente ritrovato.

A quanto pare da 40 giorni l’uomo si era nascosto in barca a Procida, pensando così di aver raggirato le forse dell’ordine.

Mentre era in barca però, ad un certo punto, ha visto i militari andargli incontro.

Prontamente il 29enne si è tuffato in mare sperando di poter tentare una fuggire a nuoto, ma non è andata proprio così.

Infatti, dopo aver percorso quasi tutto il canale di Procida, arrivato a riva, ad attenderlo c’erano altri militari pronti a metterlo in manette.

Carabinieri
Carabinieri – Nanopress.it

Ora è accusato di evasione e resistenza a pubblico ufficiale.

La fuga a nuoto e poi l’arresto a riva

Mentre l’uomo si godeva una gita in barca dopo essere evaso dagli arresti domiciliari si è ritrovato i carabinieri davanti.

In poco tempo è stato accerchiato da una motovedetta dei carabinieri dell’isola di Ischia e da altre due della Capitaneria di Porto di Procida e Ischia.

Non avendo alcuna via di fuga, il 29enne è stato costretto a tuffarsi in mare per tentare la fuga.

Percorrendo quasi tutto il canale di Procida a nuoto, facendo qualche  sosta ogni tanto, aggrappandosi al salvagente della capitaneria, l’uomo minacciava spesso di lasciarsi andare a fondo. 

Le motovedette perciò non hanno potuto fare altro che scortarlo lentamente fino alla riva, dove ad attenderlo però, vi erano altri colleghi che lo hanno messo in manette.

Nonostante la stanchezza però non si è mai arreso e una volta a terra, dopo aver tentato di scappare nuovamente è stato fermato.

L’uomo ha percorso a nuoto diverse miglia, ma gli sforzi sono serviti a ben poco.

A metterlo in manette sono stati i militari della compagnia di Pozzuoli, che hanno bloccato la seconda fuga dell’uomo e qui lo hanno arrestato.

Impostazioni privacy