Monopattini elettrici: a Milano scatta la rimozione forzata

Nell’ultimo anno i monopattini elettrici hanno invaso le città italiane. Un mezzo sicuramente ecologico e pratico, soprattutto se a noleggio, che ha rivoluzionato la mobilità.

L’altra faccia della medaglia ci mostra però un considerevole numero di norme infrante e un elevato tasso di incidenti causati da guidatori di monopattini disattenti o imprudenti, nonché una selva di mezzi parcheggiati non in maniera propriamente ortodossa, che rende spesso difficile perfino camminare sul marciapiede.

Il Comune di Milano in azione

La città di Milano, in particolare, ha riscontrato non pochi problemi con i monopattini elettrici, perciò il Comune ha deciso di prendere provvedimenti: da oggi sarà attiva la rimozione dei mezzi in divieto di sosta, comprese le biciclette. Si tratta di un’iniziativa sperimentale e, per ora, vedrà coinvolta solo la zona della città entro la seconda circonvallazione, ovvero il confine dell’Area C, e solo in determinate fasce orarie (8-13 / 13.30-20).  Così è stato predisposto da Paolo Ghirardi, vicecomandante della Polizia Locale.

Particolare attenzione sarà fatta affinché i marciapiedi siano il più praticabili possibili, soprattutto in prossimità degli scivoli, fermate dei mezzi pubblici e strisce pedonali.

Sono diversi mesi che il Comune tiene sotto controllo la situazione, soprattutto in relazione al sempre maggior numero di incidenti degli ultimi mesi, che vedono coinvolti i monopattini, alcuni dei quali anche particolarmente gravi.

Il numero dei monopattini elettrici

Secondo il pool di magistrati “ambiente, salute, sicurezza, lavoro“, guidato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, è emerso un dato interessate in merito al numero di monopattini a noleggio presenti in città: sarebbero di più rispetto a quanti previsti dal bando del Comune. Il che spiegherebbe un “sovraffollamento” sui marciapiedi e per le strade, che a oggi risulta difficile da controllare.

Dal Comune si dicono convinti dell’utilità dei monopattini elettrici e della loro rilevanza ambientale, purché vengano rispettate tutte le norme del codice della strada.

Libertà di movimento nel rispetto di tutti

Le infrazioni più comuni sono l’utilizzo in due persone del mezzo, gli spostamenti sul marciapiede, la percorrenza della carreggiata contromano o il mancato rispetto di semafori e stop, e infine la sosta selvaggia sul marciapiede.

Un mezzo ecologico non è sinonimo purtroppo di rispetto delle regole e del prossimo: il provvedimento preso dalla città di Milano era assolutamente necessario e, probabilmente, verrà applicato a breve anche dalle altre metropoli italiane.

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