Mimmo Lucano ha lasciato Riace: ‘Sono vittima di un processo politico’

Dopo la revoca degli arresti domiciliari, trasformati in divieto di dimora nella sua città, il sindaco Mimmo Lucano, ha lasciato Riace. Non è noto al momento dove sia diretto. ‘Un po’ sono contento perché è come sentire di nuovo la libertà, ma non posso non essere amareggiato. Cosa sono un criminale? Ora mi pare evidente che si tratta di un processo politico. Ho paura che adesso ci sia l’obbligo di stritolarmi’.

L’arresto di Lucano

E’ rimasto nella sua Riace fino all’ultimo, poi questa mattina intorno alle 6, Mimmo Lucano si è chiuso alle spalle la porta di casa.  Era stato arrestato il 2 ottobre con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e illeciti nell’affidamento diretto del servizio di raccolta dei rifiuti. ‘I due avrebbero organizzato nozze di convenienza tra riacesi e stranieri al fine di favorire illecitamente la permanenza di quest’ultimi in Italia’. Era stato il gip Domenico Di Croce, su richiesta del procuratore di Locri, Luigi d’Alessio, a confinare Lucano ai domiciliari.

Dopo la decisione del Tribunale aveva dichiarato: ‘Anche senza contributi pubblici andiamo avanti lo stesso, perché negli anni abbiamo costruito dei supporti all’integrazione che oggi fanno la differenza. Vogliamo uscire dallo Sprar, non voglio avere a che fare con chi non ha fiducia e con questo Governo che spesso non rispetta i diritti umani’.

L’invito di De Magistris e Orlando

In risposta alla decisione del tribunale del Riesame di esiliare Lucano fuori dai confini di Riace, i sindaci di Napoli e Palermo, Luigi De Magistris e Leoluca Orlando, hanno offerto il loro aiuto al sindaco calabrese. ‘Caro Mimmo lo so che non lascerai la tua e nostra amata Calabria ma se vuoi ti ospitiamo con amore a Napoli’. Lo afferma, in un tweet, il sindaco di Napoli. ‘Il divieto di dimora nella tua Riace è peggio degli arresti domiciliari ma non potranno mai arrestare la rivoluzione. Riace vivrà con Lucano sindaco’.

Mentre il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha dichiarato: ‘La revoca dei domiciliari restituisce la libertà a Mimmo Lucano ma non ferma la battaglia legale e civile perché possa continuare e possa rafforzarsi l’esperienza di Riace e la cultura di accoglienza e convivenza diffusa che essa rappresenta’. Poi l’invito. ‘Ho già espresso a Mimmo Lucano, come hanno fatto i sindaci di tante città fra cui Parigi, la mia solidarietà e la volontà di dare vita ad iniziative coerenti con il coinvolgimento di comuni di tutta Europa e gli ho anche rivolto l’invito a venire a Palermo, già nei prossimi giorni e in occasione del Festival delle letterature migranti, per condividere la sua storia ed esperienza e costruire insieme un percorso che trova nelle comunità ed amministrazioni locali la sua forza’.

[vedianche type=”articolo” id=”https://www.nanopress.it/politica/2018/10/08/salvini-contro-il-sindaco-di-riace-posta-il-video-di-un-prestanome-della-ndrangheta/294587/”]

Impostazioni privacy