Migranti bloccati nel Mediterraneo: in 170 a largo della Sicilia

L’Alarm Phone, numero di emergenza per migranti in difficoltà nel Mediterraneo, ha segnalato un barcone in difficoltà a largo della Sicilia. 

Migranti
Migranti – Nanopress.it

A bordo di questo ci sono circa 170 persone e sebbene le autorità siano state informate dell’emergenza, non vengono date informazioni utili e intanto continuano ad arrivare segnalazioni in cui si chiede aiuto perché si sta imbarcando acqua. Nel frattempo, Medici Senza Frontiere ha fatto sapere che 41 persone sono state soccorse a largo della Libia, su richiesta dell’Italia. È il primo salvataggio dopo il decreto.

Migranti in difficoltà nel Mediterraneo

L’Alarm Phone è il numero dedicato ai migranti in difficoltà e in queste ore ha segnalato la presenza nelle acque a sud – este della Sicilia, di un barcone con a bordo 170 persone, che si trovano in difficoltà perché stanno imbarcando acqua e potrebbero annegare da un momento all’altro.

L’iniziativa Alarm Phone è un progetto partito nel 2014, gestito da volontari che provengono da Europa, Marocco e Tunisia. Questo si impegna a salvare i rifugiati che si trovano in mare ma è obbligatorio per il personale, che riceve in tempo reale informazioni, consultarsi con le autorità.

Alarm Phone
Alarm Phone – Nanopress.it

Purtroppo i volontari hanno fatto sapere che non stanno ricevendo informazioni utili per salvare queste persone e intanto denunciano che la situazione sta peggiorando perché la barca è in condizioni disastrose.

L’organizzazione sta chiedendo aiuto alla Guardia Costiera da ore, prima che la situazione degeneri ma accanto a questa terribile emergenza, c’è stato un salvataggio molto importante da parte di Medici Senza Frontiere.

Il salvataggio di Msf e il decreto sui salvataggi in mare

Su richiesta del Centro Nazionale di Coordinamento del Soccorso Marittimo italiano, il team di Medici Senza Frontiere ha salvato 41 persone naufragate la notte scorsa a largo della Libia.

Ora i migranti si trovano a bordo della Geo Barents e l’Ong è in attesa di ricevere istruzioni da parte delle autorità italiane. Secondo le informazioni rese note, la barca che trasportava i 41 migranti di nazionalità mista, si era capovolta poco prima e fra questi ci sono anche due donne.

Questo salvataggio è il primo che viene effettuato dopo il discusso decreto per le nuove norme sull’immigrazione, con cui il governo regola gli interventi delle Ong e quindi i salvataggi in mare.

Secondo il testo approvato dal Viminale, le navi umanitarie possono effettuare un solo salvataggio e quindi non possono fermarsi a soccorrere altri migranti in difficoltà dopo averne già a bordo.

Sono inoltre vietati i trasferimenti di migranti da una nave all’altra.

Dopo aver effettuato il salvataggio, l’Ong dovrà subito informare le autorità italiane attendendo istruzioni, inoltre il personale a bordo dovrà chiedere agli ospiti se intendono presentare domanda di protezione internazionale, affinché sia il Paese di bandiera della nave a occuparsene.

Per chi trasgredisce le regole sono previste sanzioni importanti e anche il fermo amministrativo della nave per due mesi, fino alla confisca, a seconda del tipo di reato.

Ad ogni modo, il salvataggio odierno non ha trasgredito le nuove normative poiché il personale di Msf, che ora assiste i 41 migranti in attesa di un porto sicuro dove attraccare, ha agito dopo la richiesta delle autorità del nostro Paese.

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