Michela Marzano con L’amore è tutto vince il premio Bancarella 2014

Michela Marzano, con L’amore è tutto: è tutto ciò che so dell’amore, ha vinto il premio Bancarella 2014. Il libro, pubblicato da UTET, ha ottenuto la preferenza dei duecento librai chiamati ad esprimere il loro voto staccando di soli 6 punti Roland Balson con Volevo solo averti accanto. Al terzo posto, invece, Braccialetti rossi di Albert Espinosa, seguito da Chiara Gamberale con Per dieci minuti, Veit Heinchen con Il suo peggior nemico e Alberto Custerlina con All’ombra dell’Impero.

Ieri dunque a Pontremoli la sessantaduesima edizione del premio Bancarella, con la consegna del prestigioso riconoscimento letterario a Michela Marzano – direttrice del Dipartimento di Scienze Sociali alla Sorbona, professore ordinario all’Université Paris Descartes e deputata al parlamento europeo per il PD – autrice di un’opera che racconta l’amore in tutte le sue sfumature: da quello romantico e desiderato a quello tradito o perduto, da quello familiare e quotidiano, a quello fisico o sognato. In uno strano, ma riuscitissimo, connubio tra racconto adolescenziale e saggio filosofico, L’amore è tutto propone una riflessione semplice e sincera che parte innanzitutto dall’esperienza di vita della stessa autrice che, indagando il mondo interiore dell’essere umano, racconta quel crogiolo di emozioni che tutti, prima o poi, sono destinati a vivere nel proprio rapporto amoroso: insicurezza, ansia, senso di inadeguatezza, necessità continua di essere rassicurati.
Non solo. C’è anche l’amore perfetto, tale però solo apparentemente poiché ‘porta con sé il germe dell’incompiutezza‘ che ci spinge alla ricerca continua di un ideale, di un modello, di un fittizio ‘principe azzurro’ che altro non è se non il frutto di fantasie e di sogni irrealizzabili. Ma anche questo fa parte della esperienza amorosa di ciascuno di noi e l’autrice, con il garbo e l’eleganza che la distinguono, lo evidenzia in maniera schietta e decisa.

Tuttavia ‘con le teorie, l’amore c’entra poco o niente‘, perciò il libro, lungi da essere definito un manuale o, peggio ancora, una guida per vivere al meglio una relazione amorosa, è piuttosto una testimonianza, un libro di tristezza ma anche di speranza, che racconta un’esperienza comune, quella che deriva da una storia d’amore, uguale per ogni essere umano e che ogni essere umano vive secondo le proprie sensazioni, i propri stati d’animo e per questo in maniera del tutto personale.

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