Michael Alessandrini, il presunto killer di Pierpaolo Panzieri, sarà estradato il 16 marzo

Michael Alessandrini, il presunto killer del 27enne Pierpaolo Panzieri, sarà estradato il prossimo 16 marzo dalla Romania. Il giovane, 30 anni, è stato arrestato durante la sua fuga all’estero dopo il delitto.

Soccorritori davanti alla casa di Pierpaolo Panzieri – Nanopress.it

Il rientro dell’indagato, reo confesso dell’omicidio di Pierpaolo Panzieri avvenuto a Pesaro il 20 febbraio scorso, suo amico d’infanzia, sarebbe quindi fissato per giovedì.

Il rientro di Michael Alessandrini in Italia: estradizione dalla Romania il 16 marzo

L’estradizione di Michael Alessandrini arriva dopo l’arresto in Romania e la confessione del delitto che avrebbe reso davanti agli inquirenti del Paese dell’Est in cui è stato fermato durante la sua fuga.

Il 30enne sarebbe stato arrestato il 22 febbraio scorso, il giorno successivo al ritrovamento del corpo dell’amico Pierpaolo Panzieri a Pesaro.

La vittima, che avrebbe ospitato l’indagato a cena la sera del delitto, il 20 febbraio precedente, sarebbe stata colpita con 15 coltellate e l’autopsia avrebbe evidenziato segni di una dinamica omicidiaria particolarmente efferata.

Su una mano, Panzieri presenterebbe un morso che dimostrerebbe la ferocia dell’aggressione insieme ai fendenti che avrebbero colpito in profondità, alcuni addirittura al punto da provocare la frattura di alcune costole.

Pierpaolo Panzieri sarebbe stato ucciso all’interno del suo appartamento e avrebbe tentato di difendersi con tutte le sue forze dalla furia del suo assassino.

La confessione del presunto killer e il movente descritto agli inquirenti

Davanti al giudice locale, dopo l’arresto, Michael Alessandrini avrebbe confessato di aver sferrato le coltellate mortali all’amico, colpito alla schiena e al collo.

Polizia sulla scena del delitto di Pierpaolo Panzieri
Polizia sulla scena del delitto di Pierpaolo Panzieri – Nanopress.it

Secondo quanto emerso, avrebbe ammesso di aver agito spinto da un movente passionale dopo aver scoperto il numero di telefono della donna di cui si sarebbe invaghito nella memoria del cellulare della vittima.

Michael Alessandrini avrebbe commesso l’omicidio all’interno dell’abitazione dell’amico che, alcune ore prima, lo avrebbe invitato a cena.

All’arrivo in Italia, riporta ancora Il Resto del Carlino, l’indagato sarà condotto nel carcere di Pesaro in attesa dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip.

Ipotesi perizia psichiatrica

Non è ancora chiaro se Michael Alessandrini sarà sottoposto a perizia psichiatrica, come chiesto dalla difesa, per valutare la capacità di intendere e di volere del 30enne.

Il giovane non risultava in cura per patologie mentali, ma la famiglia ha parlato di disturbi psichici di cui soffrirerebbe da tempo e del suo rifiuto di farsi assistere in un percorso terapeutico.

I genitori di Michael Alessandrini, distrutti dal dolore, hanno espresso la volontà di incontrare la famiglia di Pierpaolo Panzieri a cui hanno chiesto scusa pubblicamente, con alcune dichiarazioni davanti alle telecamere.

Il padre e la madre del 27enne ucciso non sarebbero ancora pronti per un incontro, e continuano a porsi la stessa, tragica domanda: cosa ha scatenato tanta ferocia?

Pierpaolo Panzieri sarebbe stato attinto alla gola da 5 fendenti, uno dei quali si sarebbe rivelato mortale. 10 i colpi che lo avrebbero raggiunto alla schiena

Il cadavere sarebbe stato ritrovato riverso a terra, in bagno, sulle braccia e sulle mani i segni di uno strenuo tentativo di difesa.

Lo stesso dirigente della Squadra mobile di Pesaro, Paolo Badioli, nell’immediatezza del ritrovamento del corpo aveva parlato di evidenze di una violenta colluttazione all’esito dei primi rilievi e di un primo esame esterno del corpo.

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