Cala il sipario su una delle coppie simbolo del cinema italiano, per lo meno in tempi recenti: Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì si separano dopo quasi 10 anni di matrimonio, dando conferma ai rumors che circolavano già da qualche tempo. L’attrice romana e il regista toscano si erano sposati il 17 gennaio 2009, a coronamento di una love story nata l’anno precedente durante la lavorazione del film Tutta La Vita Davanti, e hanno poi avuto due figli, Jacopo di 8 anni e Anna di 5.
A dare notizia della separazione tra Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì è stato il quotidiano Il Messaggero, che ha citato amici della coppia: ‘I due già da un paio di mesi non abitano più insieme’, si legge sul giornale della Capitale, ‘E i rispettivi legali hanno dato corso alle procedure necessarie per definire la separazione’.
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La separazione all’indomani dell’uscita del nuovo film di Virzì
Il fulmine non proprio a ciel sereno (ripetiamo che nel mondo dello spettacolo già giravano voci sulla crisi del loro matrimonio) è giunto proprio all’indomani dell’uscita nelle sale del nuovo film di Paolo Virzì, Notti Magiche, una sorta di pamphlet autobiografico del regista livornese sui suoi primi passi nell’ambiente del cinema romano, nei primi anni ’90, tra vecchi tromboni autoreferenziali e giovani disposti a farsi schiavizzare pur di raccogliere le briciole.
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A nostro parere non la migliore opera di Virzì (che fosse distratto dalle vicende personali?) ma comunque godibile, soprattutto per il tocco di classe di alcuni mostri sacri del nostro cinema.
Anche Micaela Ramazzotti è nelle sale con un nuovo film, Ti Presento Sofia diretto da Guido Chiesa, diffuso lo scorso 31 ottobre.
Paolo Virzì e Micaela Ramazzotti si separano nella vita e… anche nel cinema?
Vedremo se nei prossimi giorni usciranno nuovi retroscena su questa notizia molto importante non solo per la vita privata dei due, ma anche per il cinema italiano: se Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì si separano forse non lavoreranno più insieme e sarebbe un peccato, ricordando quanto di buono fatto nel già citato Tutta La Vita Davanti e poi in La Prima Cosa Bella e soprattutto La Pazza Gioia.
