Meta denunciata per aver aggirato l’antitracciamento Apple

Meta è stata accusata dagli utenti Facebook di aggirare l’antitracciamento Apple.

Mark Zuckerberg
Mark Zuckerberg – nanorpess.it

Una class Action colpisce Facebook-Meta di M. Zuckerberg. Depositata mercoledì in un tribunale di San Francisco. Si accusa Facebook di raccogliere dati senza tacito consenso all’interno delle app di Instagram e Facebook.

La class action contro Meta

L’azienda ora dovrà rispondere all’accusa di aver raccolto e tracciato dei dati provenienti da Iphone. Apple, nonostante politiche di sicurezza e privacy adottate, è stata aggirata in qualche modo.

Il sistema in questione è l’App Tracking Transparency (ATT) e la class action è rivolta proprio alla violazione di quest’ultimo servizio.

È stato riscontrato che una denuncia affine è stata depositata una settimana fa sempre nello stesso tribunale.

La società ha dichiarato che si difenderà strenuamente dalle accuse. Inoltre ha enunciato che nei suoi browser è presente il rispetto della privacy, compreso nelle e delle pubblicità.

La class action agisce in modo tale da consentire a chiunque si ritenga leso di inserirsi nel procedimento, questo potrebbe significare che milioni di iscritti potranno chiedere dei risarcimenti.

Gli utenti hanno dichiarato invece che anche quando si nega il consenso l’app traccia comunque dati e qualsiasi attività eseguita su Facebook e Instagram.

Si evince dalla causa che Meta intercetta e monitora qualsiasi interazione, comunicazione degli utenti con terze parti che vengono rilevati da meta che li analizza e li adopera per i propri scopi lucratici con la pubblicità mirata.

Sembra che  Meta utilizzi il browser di Facebook e Instagram come un modo per ignorare le regole applicate da Apple che consentono il tracciamento non desiderato degli utenti.

Meta & Mark Zuckerberg
Mark Zuckerberg – Nanopress.it

L’App Tracking Transparency

Nella versione iOS 14.5 Apple aveva introdotto l’ATT come aggiornamento ad aprile del 2021. Questo servizio permette appunto il non tracciamento dei dati, una richiesta esplicita di tacito consenso al non utilizzo di essi.

Ciò è stato un brutto colpo per Meta che non poteva più tracciare, senza aggirare il problema, i dati sensibili per meri scopi pubblicitari.

Anche Google Analytics è diventato illegale: raccoglieva dati attraverso i cookie, dati su come le persone utilizzavano i siti web.

Meta però, a sua volta, ha citato questo aggiornamento durante i convegni che rendono noti i risultati finanziari, chiedendo agli stakeholders di adattarsi alle nuove politiche riguardanti agli annunci (mirati). Ha inoltre dichiarato che Apple non avrebbe dovuto mettere i bastoni tra le ruote con le nuove politiche.

Meta ha stimato una perdita di 10miliardi di dollari derivanti dalle entrate pubblicitarie con quest’aggiornamento.

Felix Krause ha spiegato che Facebook e Instagram inseriscono il codice JavaScript nei siti che gli utenti visitano. Questo codice permette di tenere traccia dei dati e di qualsiasi cosa eseguita e cercata nel web, comprese le password.

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