Messina Denaro, Giorgia Meloni a Palermo: “Giornata storica”

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni è arrivata a Palermo, dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro, il bosso mafioso latitante da 30 anni. Ecco cosa ha detto uscita dalla Procura.

Giorgia Meloni di fronte alla stele di Capaci
Giorgia Meloni di fronte alla stele di Capaci – Nanopress.it

Il boss mafioso Matteo Messina Denaro, latitante da 30 anni, è finalmente stato arrestato dai Carabinieri del Ros, dopo un’inchiesta coordinata dalla Procura di Palermo.

Proprio qui è arrivata per l’occasione il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che ha parlato di questo momento importante per l’Italia e per la lotta alla mafia. Ecco cosa ha detto.

Giorgia Meloni sull’arresto di Messina Denaro: le sue parole

Subito dopo l’arresto del boss Matteo Messina Denaro, Giorgia Meloni si è recata a Palermo, insieme al sottosegretario alla presidenza Alfredo Mantovano.

Giorgia Meloni e Pasquale Angelosanto, generale dei Ros
Giorgia Meloni e Pasquale Angelosanto, generale dei Ros – Nanopress.it

Dopo essere stata in Procura, il Presidente del Consiglio ha parlato con i giornalisti dell’importanza di questa giornata, per l’Italia, per le famiglie perbene e per chi ha sempre lottato contro la mafia:

È una giornata storica, un giorno di festa per le persone per bene, per le famiglie delle vittime della mafia, perché il sacrificio di tanti eroi non era vano.

Giorgia Meloni ha ricordato tutte quelle persone che hanno sacrificato la propria vita nella lotta alla mafia, dando anche il merito per quest’arresto agli inquirenti e allo Stato tutto:

Questo è ovviamente oggetto dell’attività degli inquirenti, però se alla fine è stato trovato vuol dire che c’era uno Stato che continuava a lavorare. Adesso spero che qualcosa di più possa uscire anche su chi ha eventualmente collaborato con una persona con la quale chi è perbene non collabora.

L’Italia è fiera di tutti coloro che hanno lavorato al caso, dice Giorgia Meloni, la procura, i carabinieri e gli investigatori.

Dopo il discorso, Giorgia Meloni insieme ad Alfredo Mantovano hanno reso omaggio alla stele di Capaci.

Un luogo simbolo, che ricorda la strage in cui persero la vita Giovanni Falcone, giudice anti mafia, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della sua scorta, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani.

Anche Silvio Berlusconi, oltre Giorgia Meloni, ha dichiarato che l’arresto di Matteo Messina Denaro è di grande importanza:

L’arresto di Matteo Messina Denaro, dopo 30 anni di latitanza e di ricerca senza sosta da parte delle forze dell’ordine, dimostra ancora una volta che lo Stato è più forte e la mafia non vincerà.

Il presidente di Forza Italia sui social si congratula con tutti coloro che hanno collaborato all’arresto, con chi lavora nella giustizia ogni giorno lontano dai riflettori.

Chi era Matteo Messina Denaro

La cattura di Matteo Messina Denaro è davvero storica, anche perché le tracce del boss mafioso si erano perse nel 1994.

Le ultime notizie, infatti, lo riportavano in Spagna, ma poi si erano perse le tracce.

La procura di Palermo, insieme a investigatori e numerosi agenti coinvolti, ha continuato le ricerche.

Questo fino a quando questa mattina non lo hanno arrestato in una clinica oncologica, dove l’uomo si stava sottoponendo a diverse cure sotto falso nome.

Messina Denaro è stato condannato per diverse stragi di mafia nel 1992, tragedie che hanno fatto perdere la vita ai giudici Giovanni Faclone e Paolo Borsellino, oltre che per gli attentati del 1993.

Inoltre, è stato condannato all’ergastolo per decine e decine di omicidi.

In particolare, ricordiamo quello di Giuseppe Di Matteo, ucciso per strangolamento e poi sciolto nell’acido a soli 15 anni, vittima di una ritorsione contro suo padre Santino Di Matteo.

Matteo Messina Denaro è l’ultimo vertice di Cosa Nostra, la più importante organizzazione mafiosa mai esistita nel nostro Paese.

I contatti criminali dell’organizzazione e del suo boss arrivano oltreoceano, anche negli USA e in Canada, una rete enorme e molto pericolosa.

 

Impostazioni privacy