Mazzucchelli viene promosso da Enel per la presidenza di Glass Lewis, Scaroni bocciato

Secondo Covalis, il candidato presidenziale preferito è colui che possiede i requisiti di indipendenza che mancano a Scaroni.

Enel
Enel – Nanopress.it

Il proxy advisor anglosassone per l’elezione del consiglio di amministrazione di Enel suggerisce di votare per la lista Assogestioni. Anche se l’esito ultimo è incerto, è probabile che alcuni dei candidati del Mef saranno eletti nel consiglio.

Mazzucchelli sponsorizzato da Enel per la presidenza di Glass Lewis: Scaroni respinto

Secondo quanto riportato da La Repubblica un altro parere importante riguardo all’elezione dei vertici di Enel all’assemblea del 10 maggio è stato espresso. Secondo il proxy Glass Lewis, Covalis ha sollevato argomentazioni valide riguardo all’opacità, da parte del ministero dell’economia e delle finanze, del processo di formazione della lista, ma la lista di Assogestioni è la più qualificata e in grado di rappresentare i vari interessi del mercato. Inoltre, per la presidenza, è preferibile contare su un candidato indipendente, ovvero come Mazzucchelli Marco, proposto dalla lista proprio del fondo Covalis, invece di Paolo Scaroni, consigliato invece dalla lista del Mef, che non possiede requisiti d’indipendenza. Secondo Glass Lewis, anche se l’esito della votazione finale è incerto, è certo che alcuni candidati della lista del Mef verranno eletti.

Paolo Scaroni
Paolo Scaroni – Nanopress.it

Il tema della presidenza è stato affrontato, sottolineando l’esperienza manageriale di Scaroni nell’industria e di Mazzucchelli nelle società finanziarie. Tuttavia, è stato evidenziato come Mazzucchelli possieda i requisiti di indipendenza necessari per sorvegliare e bilanciare efficacemente l’azione del Ceo all’interno del board dell’Enel. Per questo motivo, Glass Lewis ha consigliato di votare per Mazzucchelli nella votazione separata per l’elezione del presidente. Dopo un’attenta analisi delle tre liste presentate e delle relative motivazioni, Glass Lewis ha raggiunto alcune conclusioni. Secondo il rapporto del proxy, alcune delle preoccupazioni sollevate da Covalis sull’opacità del processo decisionale sembrano fondate. Tuttavia, tale opacità sembra essere una caratteristica intrinseca del sistema di lista italiano, dove le nomine vengono decise dagli azionisti in ultima istanza.

Il rapporto di Glass Lewis ha criticato l’approccio del Mef riguardo alla selezione dei candidati, in particolare per l’inclusione di persone non indipendenti nella lista. Il proxy ha riconosciuto che il processo seguito dal Mef è regolamentato dalla legge e supportato dai consulenti esterni, tuttavia non ha condiviso la decisione di includere due candidati non indipendenti insieme al Ceo. Questa scelta contrasta quella che è la tradizione della società, poiché nella precedente elezione del 2020 il Mef aveva presentato una lista candidati con tutte persone indipendenti, ad eccezione del Ceo.

Marco Mazzucchelli
Marco Mazzucchelli – Nanopress.it

Quindi, quali conclusioni ha tratto Glass Lewis da questa analisi? Sarebbe giusto sostenere la lista Covalis, considerando le legittime preoccupazioni riguardo al processo di nomina. Tuttavia, è necessario tenere presente le implicazioni frizioni derivanti dal sistema di lista italiano, che in questo caso ha portato Covalis a presentare una lista di candidati alternativa a quella di Assogestioni. Quest’ultima solitamente assume un ruolo cruciale nelle nomine italiane, garantendo l’elezione di candidati indipendenti e concentrati sugli investitori, che completano le capacità e le competenze dei candidati presentati dalla lista di maggioranza. In aggiunta a ciò, Glass Lewis evidenzia anche che:

“La limitata trasparenza nel processo di nomina non è sfociata in passato in un board debole con performance deboli, qualsiasi sia il risultato finale la percentuale di consiglieri indipendenti sarà più alta di quella richiesta dalla legge o dalle migliori pratiche.”

L’esito dell’elezione del consiglio di amministrazione risulta difficile da anticipare in tale fase, tuttavia c’è una forte possibilità che le liste che sono state presentate possano ottenere dei candidati eletti. In ogni caso, si ritiene che i nomi che ha proposto Assogestioni, che detiene l’1,86% del capitale, siano i più idonei a rappresentare gli azionisti in minoranza, nonostante l’apprezzamento per l’esperienza e il background degli altri candidati. Le valutazioni di Glass Lewis sono rilevanti per la nomina del presidente. Tutti e due i candidati, sia Scaroni che Mazzucchelli, vantano una vasta esperienza di gestione con incarichi specifici, il primo nel campo dell’industria elettrica e il secondo invece nel settore finanziario e bancario. La distinzione fondamentale risiede nel requisito di indipendenza, che Mazzucchelli soddisfa mentre Scaroni no.

“Pensiamo che da un punto di vista di governance Mazzucchelli dovrebbe essere eletto nel board – scrive Glass Lewis – sarebbe più indicato a salvaguardare il livello di indipendenza del consiglio e a controbilanciare la presenza del Ceo e a impostare un’agenda favorevole agli investitori istituzionali.”

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