Maturità 2022, il nipote di Liliana Segre rivela: “Perché non ho scelto la traccia su mia nonna”

Gli esami di maturità sono iniziati solo da un paio di giorni e anche il nipote di Liliana Segre sta affrontando questo momento. Proprio lui spiega perché non ha scelto la traccia sulla nonna durante la prima prova.

Liliana Segre
Liliana Segre – Nanopress.it

Mezzo milione di studenti in Italia ieri ha iniziato gli esami di maturità 2022, uno step fondamentale per passare dalla scuola superiore al futuro da adulti, che sia all’università o già nel mondo lavorativo.

Tra questi c’è anche il nipote di Liliana Segre, senatrice a vita oggetto di una delle tracce uscite durante la prima prova di italiano. Proprio lui racconta, a mente fresca dopo la prova, perché non ha scelto la traccia su sua nonna.

Liliana Segre all’esame di maturità, parla il nipote: “Non l’ho scelta ecco perché”

Liliana Segre è una delle donne punto di riferimento nel nostro Paese, designata senatrice a vita dal Presidente Mattarella nel 2018. Nata da una famiglia di origini ebraiche nel 1930, Liliana è sopravvissuta allo sterminio della sua razza durante la Seconda Guerra Mondiale, scappando dal campo di concentramento di Auschwitz.

Liliana Segre
Liliana Segre – Nanopress.it

Testimone della Shoah, Liliana Segre è stata quest’anno protagonista di una delle tracce della prima prova di italiano all’esame di maturità. Infatti, per il testo argomentativo storico-politico è stato scelto il testo “La sola colpa di essere nati”, scritto con Gherardo Colombo.

Al centro del tema la riflessione sulle leggi razziali, quelle che hanno portato milioni e milioni di ebrei a morire nei campi di concentramento per colpa dei nazisti e dei fascisti.

Alla prima prova ieri, 21 giugno, ha partecipato anche il nipote più giovane di Liliana, ovvero Filippo che ha raccontato al Corriere della Sera perché non ha voluto scegliere la traccia su sua nonna.

Filippo racconta perché non ha scelto la nonna per la prima prova d’esame

Il giovane nipote della senatrice a vita ha raccontato cosa ha provato quando si è trovato di fronte alle tracce d’esame e di come, riflettendoci, ha deciso di non scegliere la traccia dedicata alle parole della nonna.

Filippo, infatti, ha raccontato: “Appena ho letto il nome di nonna mi sono calmato. Per gli altri la signora Segre è una senatrice, per me è famiglia, è casa. In una situazione così sconosciuta mi sono sentito più sereno leggendo di lei”.

Ha poi detto che all’inizio aveva pensato di lavorare a quel tema, ma poi proprio perché era personalmente coinvolto ha lasciato perdere: “Mi sono immaginato davanti i professori della commissione e li ho visualizzati leggere ad alta voce stralci del mio tema. Lì mi sono bloccato, perché ho capito che avrei avuto un approccio troppo personale rispetto agli altri studenti”.

Una scelta molto consapevole e apprezzata dalla nonna, che quando l’ha saputo è stata contenta così perché il peso che porta sulle spalle non vuole che vada a finire anche sulla sua famiglia.

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