Covid, il presidente Mattarella si è vaccinato allo Spallanzani di Roma

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto la prima dose del vaccino anti Covid all’Istituto Spallanzani di Roma. Il Capo dello Stato, che compirà 80 anni il prossimo 23 luglio e dunque rientra nella fascia di coloro che sono nati negli anni 1941 e precedenti, ha seguito i protocolli, le procedure e le tempistiche previsti dalla Regione Lazio.  

Misure di sicurezza ingenti

Considerevoli le misure di sicurezza adottate attorno all’ospedale, centro nevralgico per la lotta al Coronavirus. Il Capo dello Stato aveva già annunciato nel suo discorso di fine anno che si sarebbe sottoposto a vaccinazione e che lo avrebbe fatto seguendo il piano vaccinale della Regione Lazio, prenotando proprio come tutti i cittadini italiani. Dopo la somministrazione Mattarella ha atteso nella hall appositamente dedicata i 15 minuti previsti per l’osservazione del paziente prima di lasciare l’ospedale.

Mattarella: “Vaccinarsi è una scelta di responsabilità”

Nel suo discorso di fine anno, il Capo dello Stato aveva definito la vaccinazione un dovere annunciando che lo avrebbe assolto “appena possibile”, dopo le categorie a rischio maggiore che “debbono avere la precedenza”. Parlando dell’emergenza Coronavirus aveva detto: “Vaccinarsi è una scelta di responsabilità, un dovere”. E aveva sottolineato l’importanza di “tutelare la propria salute” e “quella degli altri, familiari, amici, colleghi”

Il capo dello Stato aveva sottolineato ancora che “la scienza ci offre l’arma più forte, prevalendo su ignoranza e pregiudizi”. E che a tutti, senza distinzioni, “dovrà essere consentito di vaccinarsi gratuitamente: perché è giusto e perché necessario per la sicurezza comune”. Il presidente Mattarella aveva definito il vaccino “vettore decisivo” della “nostra rinascita”

Sabato scorso la visita al centro vaccinale della Nuvola

Sabato scorso Mattarella ha visitato il centro vaccinale della Nuvola, a Roma, e ha ringraziato gli operatori sanitari per il loro impegno essenziale: “Ce la faremo”, sono state le sue parole.

Anche durante la prima fase della pandemia, il 2 giugno 2020, il presidente della Repubblica aveva visitato lo Spallanzani ringraziando gli operatori sanitari per il lavoro svolto nei mesi più difficili.

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