I giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov hanno vinto il Nobel per la Pace 2021

I due giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov hanno vinto il premio Nobel per la Pace 2021.

Il premio è stato assegnato dal Norwegian Nobel Committee per “la loro coraggiosa battaglia per la libertà di espressione nelle Filippine e in Russia”.

I due sono stati ritenuti “rappresentanti di tutti i giornalisti che difendono questo ideale in un mondo in cui la democrazia e la libertà di stampa affrontano condizioni sempre più avverse”.

L’anno scorso il premio era stato vinto dal World Food Programme.

Chi è Maria Ressa?

Maria Ressa è una giornalista filippina di 58 anni.

Per decenni ha lavorato come reporter investigativa per la CNN, per poi co-fondare nel 2012 Rappler, una società di giornalismo investigativo che dirige tuttora.

La sua attività si è concentrata sul controllo dell’operato del presidente filippino Duterte. In particolare, Ressa ha portato all’attenzione mondiale la campagna antidroga di Duterte, che per il numero di morti è stata definita una guerra contro la popolazione.

Ressa ha anche documentato l’uso dei social media da parte del governo filippino per diffondere notizie false, aggredire gli oppositori e manipolare il discorso pubblico.

Per la sua attività giornalistica, Ressa è stata arrestata più volte: “Non abbiamo fatto altro che il nostro dovere di giornalisti, eppure io ho subìto undici processi nell’ultimo anno e mezzo – aveva detto nel 2019 al New York Times MagazineHo dovuto pagare una cauzione otto volte in tre mesi. Sono stata arrestata due volte e detenuta una volta”.

Nel 2018, Maria Ressa ha fatto parte della copertina di Time tra le personalità dell’anno, nel numero dedicato ai giornalisti “Guardiani della verità”.

La giornalista filippina vincitrice del Premio Nobel per la pace Maria Ressa sulla copertina di Time nel 2018
La giornalista filippina Maria Ressa sulla copertina di Time nel dicembre 2018

Chi è Dmitry Muratov?

Dmitry Andreyevich Muratov è un giornalista russo di 59 anni. Nel 1993 è stato uno dei fondatori del giornale indipendente Novaja Gazeta, per cui dal 1995 è caporedattore.

Novaja Gazeta è uno dei giornali più indipendenti in Russia, in cui si possono leggere delle notizie sul Paese e sul governo di Vladimir Putin che gli altri media difficilmente pubblicherebbero.

Muratov ha difeso per decenni la libertà di parola in Russia in condizioni sempre più difficili.

Dalla sua fondazione, Novaja Gazeta ha pubblicato articoli critici su temi che vanno dalla corruzione, alla violenza della polizia, agli arresti illegali, ai brogli elettorali e alla disinformazione, all’uso delle forze militari russe, sia all’interno che all’esterno della Russia.

Per questo motivo i giornalisti di Novaja Gazeta hanno ricevuto minacce, violenze e attentati mortali.
Dalla fondazione del giornale, sei dei suoi giornalisti sono stati uccisi, tra cui Anna Politkovskaja che ha scritto articoli rivelatori sulla guerra in Cecenia.

Nonostante le uccisioni e le minacce, Muratov ha rifiutato di cambiare la linea editoriale del giornale, continuando a difendere il diritto di cronaca dei giornalisti, purché rispettino gli standard professionali ed etici del giornalismo.

Le motivazioni del premio Nobel per la Pace 2021 a Ressa e Muratov

Il Norwegian Nobel Commitee ha assegnato il premio Nobel per la Pace 2021 ai giornalisti Maria Ressa e Dmitry Muratov per la loro difesa della verità e del diritto di espressione contro il potere: “Il giornalismo libero, indipendente e basato sui fatti serve a proteggere dall’abuso di potere, dalle bugie e dalla propaganda di guerra – si legge tra le motivazioni del Norwegian Nobel Committee -. Il Comitato è convinto che la libertà di espressione e la libertà di informazione contribuiscano a garantire un pubblico informato. Questi diritti sono prerequisiti cruciali per la democrazia e la protezione contro la guerra e il conflitto. L’assegnazione del premio Nobel per la Pace a Maria Ressa e Dmitry Muratov intende sottolineare l’importanza di proteggere e difendere questi diritti fondamentali“.

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