Manichini con la maglia della Roma impiccati al Colosseo: la rivendicazione degli ultras della Lazio

Manichini Roma

Sono stati gli ultras della Lazio a piazzare vicino al Colosseo quattro manichini dei giocatori della Roma impiccati, con le maglie riconoscibili di De Rossi, Nainggolan e Salah. E uno striscione di minacce. Questa notte al Colosseo, sulla passerella pedonale di via degli Annibaldi, i passanti hanno guardato sgomenti la scena. Sullo striscione, con scritta nera su fondo bianco e senza firma, si leggeva: “Un consiglio senza offesa, dormite con la luce accesa”. Insomma, non si è trattato di avvertimento in stile malavitoso, come si temeva, ma di uno scherzo di cattivissimo gusto (almeno stando al loro comunicato) da parte degli ultras della Lazio.

Le forze dell’ordine sono state immediatamente allertate dai passanti e, poco dopo l’una di notte, i manichini erano stati rimossi. Lo striscione, invece, seppur strappato in varie parti, è rimasto visibile ancora a lungo. Pochi giorni fa, sempre dopo il derby, il piazzale del centro sportivo di Trigoria – sede della Roma – era stato imbrattato con sagome di cadaveri, la scritta ‘rip’ (riposa in pace), lumini da morto e croci giallorosse. Una bara con la croce e la scritta ‘rip’ era stata disegnata pure sul cancello d’ingresso dell’impianto. La situazione nella capitale non è tranquilla da tempo. Da un’indagine della Procura di Roma sul mondo degli ultras romanisti, stanno emergendo episodi che con il calcio niente hanno a che fare. Dalle intimidazioni ai giocatori, che davanti al pubblico ministero si sarebbero però dimostrati reticenti, minimizzando gli episodi, a vere e proprie minacce avvenute negli ultimi campionati.

Gli investigatori stanno utilizzando anche le telecamere di sorveglianza poste dalle parti del Teatro Flavio, dove sono stati impiccati i manichini, per cercare di capire chi possa aver utilizzato uno dei luoghi più centrali di Roma per recapitare il macabro messaggio alla Roma, in tutta tranquillità e senza essere visto da nessuno. Un atto di offesa per tutta la città, che sia di fede giallorossa o laziale.

La rivendicazione degli ultras della Lazio
Nel pomeriggio è arrivata la rivendicazione degli ultras della Lazio della Curva Nord, attraverso un comunicato con cui hanno stigmatizzato il gesto, riducendolo a scherzo goliardico: “Meravigliati e stupiti da tanta ottusità, dal sensazionalismo misto all’allarmismo che anima il giornalismo italiano. Con la seguente nota, gli Irriducibili della Curva Nord Lazio, rivendicano la natura dello striscione apparso questa notte e chiariscono che il tutto va circoscritto nel sano sfottò che genera il derby capitolino. Nessuna minaccia a nessun giocatore della Roma, le bambole gonfiabili, rappresentano una metafora che vuole rimarcare lo stato depressivo in cui versano i tifosi e i giocatori dell’altra sponda del Tevere. Si tratta della continuazione e non della fine, di un sano sfottò che si protrae gia da tre Derby, l’invito alla luce accesa è per evitare che di notte gli incubi possano disturbare i loro sonni, come accade dal 26 Maggio 2013. Non riteniamo scusarci con nessuno in quanto, seppur di cattivo gusto per alcuni, rientra tutto nel sano diritto a deridere l’avversario calcistico di sempre. Questo comunicato nasce dall’esigenza di rispondere e tutelarci da una stampa attenta a strumentalizzare, allarmare e mistificare piuttosto che limitarsi ad fare un informazione chiare e corretta… Arrivederci al prossimo incubo…. IRRIDUCIBILI LAZIO CURVA NORD”.

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