Maltempo in Sicilia: la zona del trapanese è la più colpita

Ancora una volta il Sud Italia colpito dal maltempo. Le alluvioni maggiori sono state registrate a Trapani e Sciacca, che rispettivamente hanno accumulato tra gli 88 mm e i 117 mm di pioggia. Piogge torrenziali anche in tutto il resto del meridione hanno provocato nubifragi anche in Calabria, Puglia e Campania.

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Allagamenti-Nanopress.it

In Sicilia, la zona più colpita riguarda il trapanese in cui si è verificata una violenta precipitazione a carattere temporalesco, trasformando le strade in veri e propri torrenti.

Maltempo, la conta dei danni

Dopo il violento nubifragio che si è registrato ieri in buona parte del Sud Italia adesso è arrivato il momento di fare una stima dei danni. In Puglia si è reso necessario l’intervento di 120 vigili del fuoco nella zona del leccese; il maltempo ha causato disagi anche a Gallipoli, dove si sono registrati oltre 1000 millimetri di cumulo di pioggia.

Oggi a Maratea, in Basilicata, il sindaco Daniele Stornelli, ha disposto la chiusura delle scuole: la pioggia delle ultime ore ha provocato frane e allagamenti.

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Torrenti-Nanopress.it

Ad avere però maggiori disagi è il fronte della Sicilia Occidentale. A Trapani le strade sono diventate impraticabili, dei veri e propri torrenti. Le persone per correre ai ripari  sono dovuti salire sui tetti delle proprie abitazioni. Chiuso il tratto autostradale Palermo-Mazara Del Vallo perché sommersa da 30 centimetri di acqua e fango.

Soccorse oltre 30 persone, tra queste anche due neonati e una bimba di soli 5 anni.

Trapani, tre nubifragi in due settimane

Nonostante la stagione estiva sia terminata da poco, il maltempo inizia già a preoccupare, soprattutto al Sud e le Isole. Solamente la città di Trapani conta ben tre precipitazioni abbondanti nel giro di 15 giorni. E siamo ancora nel mese di ottobre.

Non solo la città ma anche i paesi dei comuni limitrofi hanno avuto danni. Non solo privati ma anche imprenditori: dalle case allagate, alle cantine, dai negozi alle scuole sommerse di acqua con tanto di scuole aperte perché probabilmente nessuna autorità aveva predisposto la chiusura delle attività scolastiche.

Salvo Cocina, il direttore generale della protezione civile della regione Sicilia, ha attivato le operazioni di soccorso persino con i gommoni, per tutte le zone interessate. Ha rinforzato anche le squadre di pompieri provenienti dai comuni di Palermo e Caltanissetta e un mezzo anfibio del catanese, un veicolo in grado di viaggiare sia sulla terra che sull’acqua.

Una situazione che sta mettendo a serio rischio anche il compartimento dell’agricoltura provocando danni che risulta difficile stimare con esattezza.

 

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