Mafia: progettavano l’omicidio di Angelino Alfano, sei arresti a Corleone

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Angelino Alfano doveva essere ”punito” per avere inasprito il regime di carcere duro 41 bis, per questo ”i nuovi boss di Corleone” stavano progettando il suo omicidio. Sei persone sono state arrestate nel corso di un’operazione antimafia realizzata dai Carabinieri del gruppo di Monreale in Sicilia. si tratta di boss e personaggi di primo piano che hanno retto le sorti e gli affari della storica cosca coinvolta anche nella latitanza di Bernardo Provenzano. Le zone interessate comprendono i comuni di Corleone, Chiusa Sclafani e Contessa Entellina.

Le indagini sono partite da intercettazioni effettuata su uomini del mandamento mafioso di Corleone che ha portato a quello che i carabinieri hanno definito ”l’azzeramento” del mandamento di Corleone, un tempo regno dei padrini di Cosa Nostra. Tra gli arrestati c’è anche il capomafia Rosario Lo Bue, già finito in carcere nel 2008, ma poi assolto e liberato, fratello di uno dei fiancheggiatori dell’ultima fase della latitanza del boss Bernardo Provenzano. La Cassazione dichiarò nullo il decreto che aveva autorizzato le intercettazioni a suo carico.

L’inchiesta ha quindi permesso di svelare le nuove alleanze e i nuovi ”progetti” dello storico mandamento. Ed è a questo punto che i carabinieri hanno capito che si stava pianificando l’omicidio di Angelino Alfano.

”Alfano? Dovrebbe fare la fine di Kennedy” Secondo quanto emerso dalle indagini, Alfano era odiato dai mafiosi perché considerato responsabile dell’inasprimento del 41bis. ”Dovrebbe fare la fine di Kennedy”, dicono alcuni mafiosi arrestati intercettati dai carabinieri. ”Se c’è l’accordo gli cafuddiamo una botta in testa. Sono saliti grazie a noi. Angelino Alfano è un porco. Chi l’ha portato qua con i voti degli amici? È andato a finire là con Berlusconi e ora si sono dimenticati tutti”, si dice in un’altra intercettazione.

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