Lutto nel ciclismo: addio a Vittorio Adorni

Vigilia di Natale triste per il mondo del ciclismo che piange la scomparsa di Vittorio Adorni, da corridore professionista vinse il Giro d’Italia nel 1965 ed il mondiale di Imola nel 1968.
Dopo il ritiro dalle due corse fu anche dirigente ed opinionista sportivo, Adorni aveva 85 anni.

Vittorio Adorni
Vittorio Adorni – Nanopress.it

Lo sport italiano piange la scomparsa di Vittorio Adorni, tra i suoi successi spiccano il Giro d’Italia ed il Mondiale di Imola.
Il ciclista italiano è deceduto questa mattina all’età di 85 anni dopo un ricovero di 15 giorni in cui le sue condizioni erano progressivamente peggiorate di giorno in giorno.
Adorni era il più anziano vincitore della corsa rosa ancora in vita ed uno dei più grandi atleti nella storia del ciclismo italiano.

Norma Gimondi, figlia del grande Felice, ha salutato il campione azzurro chiedendogli di mandare un saluto al papà scomparso nel 2019: “Ciao Vittorio, salutami papà. Rip”

 

Il ciclismo piange la scomparsa di Vittorio Adorni

Vittorio Adorni si è fatto amare dagli sportivi di tutto il mondo non soltanto per la bravura alla guida delle due ruote ma anche per simpatia ed eleganza che hanno contraddistinto la sua carriera anche da opinionista e commentatore.
Adorni vinse il Giro d’Italia del 1965, dominato con 11’26” su Italo Zilioli e 12’57” su Gimondi, e il Mondiale di Imola del 1968.

Vestì il simbolo del premiato del giro in 19 occasioni e si piazzò sempre tra in primi 10 nelle classiche monumento: 2° a Milano-Sanremo e Liegi-Bastogne-Liegi e 10° al Tour de France oltre che 5° alla Vuelta di Spagna.

Vittorio Adorni
Vittorio Adorni – nanopress.it

Terminata la carriera da ciclista Adorni si mise in mostra intraprendendo una brillante carriera anche come commentare ed opinionista sportivo prima di diventare direttore sportivo della Salvarani e della Bianchi Campagnolo.
Successivamente il campione del giro d’Italia del 1965 fu presidente del Consiglio del ciclismo professionistico all’interno dell’Unione Ciclistica Internazionale e inoltre tra il 2006 ed il 2009 fu anche assessore allo sport per il Comune di Parma.

La sua scomparsa rattrista non soltanto il mondo del ciclismo ma in generale lo sport italiano che perde un’icona ed un esempio di professionalità e grande simpatia.

 

Impostazioni privacy