Legittima difesa e inviolabilità del domicilio, IDV raccoglie le firme per una nuova legge

Proposta di legge legittima difesa

Più pene per chi si introduce nel domicilio altrui con lo scopo di rubare e più garanzie per chi si difende. In sintesi è questo il nucleo della riforma proposta da IDV. L’Italia dei Valori scende nelle piazze in tutta Italia per una raccolta firme finalizzata alla presentazione di una proposta di legge popolare che sancisce l’inasprimento delle pene per chi viene accusato di violazione di domicilio (articolo 614 cp) e l’abolizione dell’eccesso colposo in caso di legittima difesa, nonché l’eliminazione della possibilità di richiedere un risarcimento del danno da parte del ladro.

I tre nodi principaliDopo la Lega anche IDV punta all’approvazione di una legge che tuteli i cittadini onesti che si trovano a dover fronteggiare un ladro in casa propria o sul luogo di lavoro. La proposta di iniziativa popolare, per la quale è già partita la raccolta firme, si può riassumere in tre punti principali: punire più duramente (da un anno a sei anni, ossia raddoppiando le attuali pene) coloro che si macchiano del reato di violazione di domicilio (i ladri); abolire la possibilità di richiesta del risarcimento danno per chi ha violato di domicilio (un aggressore non può essere pure vittima); abolire l’eccesso colposo in legittima difesa (ci si può difendere da un ladro come meglio si crede, senza alcuna limitazione).

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Violazione del domicilio e legittima difesaLa proposta di legge popolare dell’IDV punta dunque a punire più severamente la violazione del domicilio col raddoppio delle pene e eliminare l’eccesso colposo in legittima difesa. Che vuol dire? Che se un ladro entra in casa, anche disarmato, lo si può sparare senza essere perseguiti penalmente, e senza rischiare di dover pagare i danni. Ci sarà un rischio far west?

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Il pericolo ‘sceriffo fai da te’A sentire i dirigenti IDV la risposta è no, non ci sarebbe il rischio di alimentare la cultura dello sceriffo fai da te, ”cavalcata da forze politiche estremiste nei toni ma improduttive nelle soluzioni”, perché questa proposta di legge vuole invece ”costituire un più forte deterrente verso i criminali”. Ivan Rota, dirigente nazionale lombardo dell’Idv, ha sostenuto così la raccolta firme in regione: ”Bisogna rispondere più efficacemente alla crescente domanda di sicurezza che proviene dai nostri territori. In particolare in Lombardia il fenomeno dei furti in abitazione è sempre più preoccupante, e noi di Idv riteniamo che, all’interno della propria casa o del proprio negozio, ciascuno debba essere libero di difendere se stesso, i propri cari e i propri beni come vuole. In più, nella nostra proposta di legge chiediamo la rimozione della fattispecie normativa che permette all’aggressore di trasformarsi in vittima: al ladro che s’introduce in casa nostra, infatti, è attualmente consentito chiedere in certi casi il risarcimento del danno. Oltre al danno, la beffa: noi di Idv diciamo no”.

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