Legge Dopo di Noi: cosa prevede e come funziona

Dopo di Noi lex

La Camera ha approvato in via definitiva con 312 voti a favore, 64 contrari e 26 astenuti, la legge Dopo di Noi, sull’assistenza alle persone affette da disabilità grave, dopo la morte dei genitori o di quelle persone che si sono prese cura di loro. Tutti i partiti hanno votato a favore, fatta eccezione per il M5S (‘favorisce assicurazioni e privati’), che si è opposto e Sinistra Italia, che invece si è astenuta. Renzi ha definito la nuova normativa un ‘fatto di civiltà per migliaia di famiglie. Sono orgoglioso dei parlamentari che l’hanno voluta e votata. Grazie’. Ma cosa prevede e come funziona la legge Dopo di noi? Andiamo a scoprirlo.

Legge Dopo di Noi: cos’è?

La legge Dopo di Noi, ora approvata in via definitiva, è rimasta per diversi mesi al centro di numerose contestazioni e polemiche. Uno dei centri nevralgici era l’istituto giuridico del trust, ovvero quello strumento che stabilisce una tutela legale per chi possiede un bene e intende affidarlo a un soggetto che dovrà amministrarlo in suo nome. Proprio su questo punto infatti, il testo originale della legge è stato modificato prima che arrivasse al Senato: ai trust sono stati aggiunti anche i contratti fiduciari.

Legge Dopo di Noi: obiettivi

Si tratta di una legge di notevole importanza, considerato che ‘è volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità’ (Art.1). Inoltre è la prima volta che nell’ordinamento giuridico vengono contemplate tutele specificamente rivolte alle persone disabili gravi che rimangono sole, dopo la morte della figura che si è presa cura di loro.
L’obiettivo è chiaramente quello di garantire ai disabili una ragionevole indipendenza e autonomia, anche quando si troveranno a rimanere soli, senza il supporto della famiglia. 

La legge prevede anche un’interessante estensione: a tutti coloro che pur avendo i genitori, non possono disporre del loro supporto.

Legge Dopo di Noi: cosa c’era prima

Come accennato poc’anzi, è la prima volta che il sistema giuridico contempla una normativa a tutela dei disabili gravi, dopo la morte dei loro tutori. La prima legge che ha iniziato a prendere in considerazione i disabili gravi è la 104 del 1992: fu proprio questa norma a introdurre per la prima volta il termine ‘disabile grave’, intendendo ‘un soggetto che a causa di una minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente continuativo e globale’. Dopo sei anni, sono stati creati dei programmi di aiuto e sostegno a queste persone, presso i Comuni, le Regioni e gli enti locali.

Legge Dopo di Noi, il fondo: cos’è e come funziona

Con la nuova legge Dopo di Noi si andrà a creare un fondo per l’assistenza e il sostegno ai disabili senza il supporto della famiglia. Inoltre ci saranno sgravi fiscali, esenzioni e incentivazioni per polizze assicurative, trust e su trasferimenti di beni e diritti post-mortem. Nello specifico il fondo ‘è compartecipato da regioni, enti locali e organismi del terzo settore. Avrà una dotazione triennale di 90 milioni di euro per il 2016, 38,3 milioni per il 2017 e 56,1 milioni dal 2018’ (Art.3 della legge n° 2232). 

I requisiti necessari per poter accedere al fondo saranno stabiliti dal ministero del Lavoro entro i tre mesi a partire dalla data in cui è stata approvata. 

Alla scadenza annuale del 30 giugno, il ministero del Lavoro e delle politiche sociali dovrà verificare le condizioni di applicazione della legge, mentre il Governo si impegnerà a organizzare una corretta e adeguata campagna di informazione. 

Infine, i soldi del fondo potranno essere impiegati per la realizzazione di ‘programmi e interventi innovativi di residenzialità’, come ad esempio il co-housing, ovvero case in condivisione tra più disabili ‘che riproducano le condizioni abitative e relazionali’.

Legge dopo di Noi: agevolazioni fiscali previste

La legge Dopo di Noi prevede anche due diverse tipologie di agevolazioni fiscali:

-Detrazioni sulle spese sostenute per la sottoscrizione di polizze assicurative e contratti a tutela dei disabili gravi;

-Esenzioni e sgravi fiscali su trasferimenti di beni e proprietà dopo la morte dei familiari, e costituzione di trust. Nello specifico: ‘Qualsiasi trasferimento di beni (materiali o immateriali) per causa di morte, mediante donazione, trust o a titolo gratuito, sarà esonerata dal pagamento dell’imposta di successione e donazione’.

Sarà possibile detrarre le tasse sulle spese di queste polizze al momento della dichiarazione dei redditi.

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