Legge 104 e Pensione Ape Social: i benefici per i caregiver

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Entro la fine dell’anno si spera che venga approvata la nuova legge 104 attualmente in discussione al Senato. La nuova norma porta diverse novità non solo per chi è portatore di handicap ma anche a chi assiste anziani e disabili, i cosiddetti caregiver. Tra i benefici più interessanti da evidenziare tra tutte le novità del provvedimento sulla legge 104, non possiamo non citare l’APE sociale. Vediamo allora come funziona l’uscita dal lavoro e la richiesta di pensione anticipata per caregiver.

LEGGE 104 E CONTRIBUTI FIGURATIVI PER L’APE SOCIAL
In base alle nuove norme della Legge 104 in discussione al Senato, il caregiver potrà richiedere il versamento dei contributi previdenziali figurativi, che saranno versati direttamente dallo Stato, così da rientrare nei benefici della pensione anticipata cosiddetta APE SOCIAL.

LEGGE 104 E COPERTURA IN CASO DI MALATTIA O INFORTUNIO
Non solo questi contributi saranno versati per l’intera durata del periodo di assistenza al familiare, ma il caregiver potrà richiedere allo Stato il versamento di una copertura assicurativa con rimborso spese. Quando sarà possibile sfruttare questo ulteriore beneficio? Tale rimborso potrà essere ricevuto nel caso in cui il caregiver si trovi in un periodo di malattia oppure sia in infortunio, e chiaramente in questo periodo non è in grado di dedicarsi al disabile.

LEGGE 104 E ALTRI BENEFICI PER IL CAREGIVER
Per permettere un miglioramento delle condizioni di vita quotidiane delle persone disabili e di coloro che si prendono cura di loro e anche degli anziani in famiglia, la nuova legge 104 prevede diritti nuovi – rispetto a quelli già citati – al tutore oppure familiare che si prende cura del disabile, come ad esempio l’iscrizione nelle categorie protette previste dalla Legge 68/99; un beneficio economico di 1900 euro all’anno; detrazioni fiscali in dichiarazione dei redditi fino a 1900 euro annui; infine la possibilità di chiedere un orario part time o di svolgere telelavoro da casa, se possibile. Su quest’ultimo punto chiariamo che il lavoratore beneficiario della Legge 104 potrà richiedere la trasformazione del proprio contratto di lavoro da pieno in part-time, ma solo fino al 50%. Il periodo di questa trasformazione non potrà comunque superare i 2 anni.

PERMESSI LEGGE 104
Novità sono allo studio anche per quanto riguarda i permessi 104 retribuiti, su cui ci sarà una stretta. Cambio che riguarderà anche la domanda, che dovrà essere presentata al datore di lavoro con almeno tre giorni di preavviso. Attualmente i permessi retribuiti possono essere richiesti esclusivamente da un lavoratore dipendente (con contratto part-time o full-time) che ha un figlio disabile o che ha un parente (entro il II grado) con disabilità. Nello specifico i permessi retribuiti della legge 104 sono tre giorni di riposo al mese e riposi giornalieri di una o due ore. Mentre finora tali permessi potevano essere riconosciuti a più di un parente del disabile, con la nuova legge 104 i tre giorni di permesso possono essere attribuiti solo ad una persona per ogni singolo familiare.

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