“Lavami la maglietta, serva” e prende a calci la madre

Violenza verbale e fisica da parte di un figlio nei confronti della propria madre a Caerano San Marco (Treviso). Un diciannovenne ha infatti prima urlato a chi gli ha donato la vita “Serva, lavami quella maglietta” e, al successivo rifiuto, l’ha presa a calci causandole ferite gravi con conseguenti fratture ossee alle costole e al torace. A seguito di questo ennesimo atto, sono intervenute le autorità e il ragazzo – che avrebbe precedenti per alcol e droghe – è stato allontanato dalla casa familiare e denunciato con l’accusa di maltrattamenti in famiglia.

Un ennesimo, raccapricciante e inaccettabile atto di violenza in famiglia questa volta a opera di un figlio nei confronti della propria madre. Il protagonista negativo della storia è un diciannovenne originario di Caerano San Marco che è stato arrestato dai Carabinieri e allontanato dalla propria abitazione dopo l’aggressione nei confronti della propria madre con un calcio che ha causato alla cinquantenne fratture alle costole e al torace. Non è la prima volta che il giovane perdeva il controllo e vessava i propri stessi genitori.

La vicenda

Il 19enne arrestato dai Carabinieri avrebbe infatti precedenti per abuso di alcol e droga, sostanze che lo hanno portato diverse volte a minacciare violentemente e infine a percuotere la madre 50enne. Emergerebbero anche guai nel passato recente del ragazzo per ubriachezza molesta e uso di stupefacenti. Dai racconti emerge una certa anarchia da parte del giovane, che molte volte tornava a casa con gli amici fumando erba esplicitamente davanti ai propri genitori, nel pieno menefreghismo del rispetto.

La classica goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata una maglietta che il figlio avrebbe praticamente lanciato alla madre urlandole di lavarla a mano e non in lavatrice trattandola come una vera e propria serva. Alla risposta negativa della donna si è scatenata la violenza con un unico, potente e devastante calcio in pieno torace. I genitori hanno dunque chiamato i Carabinieri di Cornuda che – coordinati dal maggiore Sabatino Piscitello – hanno prelevato il ragazzo. Sembra che in passato la coppia avesse chiesto l’aiuto dei servizi sociali, invano. Adesso il 19enne ha il divieto di avvicinarsi ai famigliari, l’ordine di allontanamento è stato convalidato dal gip Gianluigi Zulian.

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