Laura Torrisi a Domenica In: ‘Mia figlia Martina è il mio tallone d’Achille’

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L’idea di Paola Perego è l’intervista a Laura Torrisi a Domenica In con le foto prese dai social dell’attrice ex compagna di Leonardo Pieraccioni. Per via della figlia Martina la showgirl in studio è un po’ schiva, emozionata ma sorridente, mentre la conduttrice ha qualche problemino al microfono subito risolto. Oggi Laura Torrisi si dice cambiata, sicuramente rispetto a quando un po’ maschiaccio faceva l’arbitro in campo: ora è la più cliccata dagli Italiani, pronta a scommettere sul sogno americano; ha fatto di recente dei provini in California.

La maternità l’ha profondamente cambiata, complice la grazia che a suo dire le ha dato la figlia Martina: ‘Sì, è un momento di grazia. Non so se sono gli ormoni, però è vero. Ti dà una pace interiore incredibile. Non i primi tempi, perché ho sofferto parecchio di nausee, né gli ultimi perché la bambina era veramente grossa: Martina era quasi quattro chili. Poi, io ero insonne per cui avevo piedi gonfi. Quello cose normali… non vedevo l’ora di levarmi il pensiero’ di partorire, ammette.

E’ proprio la figlia ad aver cambiato l’ex gieffina con la passione per il canto e per il cinema: ‘Ha giocato un ruolo fondamentale, ha scoperchiato il vaso di Pandora. Ho cominciato a vedere le persone come sono veramente e non per quello che spesso poi erano realmente sia in amicizia che nella vita. Ho fatto una gran pulizia. Qualcosa è cambiato dentro di me, non ti saprei dire. Ancora oggi sto cercando di capire, di far pace con tutto quello che mi è successo proprio a livello personale’, aggiunge.

Quindi l’arbitro in campo, il maschiaccio che non piaceva al padre geloso (siciliano), è diventato un fiore dello spettacolo pronto a stupire, senza però dimenticare quando durante le partite, qualcuno, la prendeva in giro per un ruolo mai troppo declinato al femminile:

‘Da ex arbitro professionista non tifo per niente, in realtà da buon arbitro sei imparziale per cui non ho preferenze non le ho mai avute. Credo di essere una delle poche che se mi fai i nomi dei calciatori non ne conosce uno. Mi appassiono’, anche se ‘mio babbo non voleva che facessi cose da maschio in realtà. Non voleva che avessi a che fare proprio con i maschietti: ha una mentalità siciliana e mi diceva poi ti vengono le gambe storte‘, conclude.

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