La solitudine fa male come l’alcool, il fumo e l’obesità

La solitudine fa male come l’alcool, il fumo e l’obesità. Lo ha rivelato uno studio della Brigham Young University di Provo, nello Utah. Secondo gli esperti, l’isolamento sociale aumenterebbe del 30% la possibilità di morire. Gli scienziati ne sono sicuri e affermano che la questione è da prendere molto sul serio, perché inciderebbe in maniera profonda sulla salute pubblica. Secondo gli autori della ricerca, è necessario fin da subito iniziare a considerare in maniera più profonda le nostre relazioni sociali. Gli effetti della solitudine, quindi, possono rivelarsi disastrosi, se non si rischia di correre ai ripari, rivalutando tutto il nostro sistema di socializzazione.

I ricercatori hanno preso in analisi i dati che sono stati ricavati da 70 studi, tutti condotti tra il 1980 e il 2014. Complessivamente sono state prese in esame informazioni su più di 3 milioni di partecipanti. Proprio da questi dati a loro disposizione, sono riusciti a capire che la solitudine è estremamente dannosa, come può essere il sovrappeso, come l’alzare troppo il gomito o fumare 15 sigarette al giorno.

Per questo motivo l’autore principale della ricerca, Julianne Holt Lunstad, chiede di intervenire soprattutto in materia di prevenzione, evitando i danni in cui si potrebbe cadere per mancanza di relazioni sociali. Basta seguire questo principio per sentirci meglio.

Gli psicologi sono convinti che l’effetto della solitudine possa avere ripercussioni psicofisiche importanti. Si dovrebbe puntare soprattutto sull’evitare l’isolamento sociale, per non essere maggiormente soggetti alla possibilità di mortalità.

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