La Russia ha abbattuto nella notte 42 droni ucraini

Notte movimentata per la Russia con diversi attacchi da parte dell’Ucraina. Secondo quanto riportato dall’esercito russo sono stati abbattuti 42 droni ucraini che hanno sorvolato diverse zone della Russia.

Militare a Zaporizhzhia
Militare a Zaporizhzhia – Nanopress.it

L’esercito russo ha invece attaccato la regione di Odessa, senza però alcun risultato. Arrivano le condoglianze di Putin per la morte di Prigozhin. C’è chi ipotizza che ormai la Wagner sia finita e non esista più e chi invece pensa che presto la vedremo nuovamente in azione sotto una nuova veste.

L’esercito russo ha abbattuto 42 droni ucraini nella notte

Nella notte un missile ucraino di tipo S-200 modificato è stato abbattuto dall’esercito russo mentre sorvolava sui cieli della regione di Kaluga. Questa zona si trova a soli 160 km da Mosca, la notizia è stata riportata dal Ministero della Difesa russo.

La Russia ha dovuto nuovamente chiudere lo spazio aero sopra gli aeroporti di Mosca Vnukovo, Sheremetyevo e Domodedovo a causa degli attacchi ucraini e per la presenza di droni.

Tutti i voli in partenza e in arrivo in questi aeroporti subiranno dei ritardi, la notizia è stata diffusa dai servizi aerei russi.

Mikhail Razvozhayev, il capo di Sebastopoli, sul suo canale Telegram ha diffuso la notizia che diversi droni ucraini sono stati distrutti mentre sorvolavano sul Mar Nero.

Al momento non sono stati registrati danni a infrastrutture civili. Secondo Creimean Wind nella notte sono 17 i droni ucraini che hanno invaso i cieli della zona e che hanno sorvolato, in particolare sul villaggio di Beregovoye.

Diverse esplosioni sono state avvertite nella città di Sebastopoli, Simferopol e Tarkhankut. Secondo quanto diffuso dal Ministero della Difesa della Russia, l’esercito ha individuato 42 droni appartenenti all’Ucraina e tutti sono stati battuti e sono stati o distrutti o sono precipitati.

Secondo le ultime notizie gli ucraini stanno avanzando sul territorio e hanno quasi raggiunto la seconda linea di difesa russa che si trova nel Sud della nazione ucraina.

Più precisamente si stanno espandendo nella regione di Zaporizhzhia, a riportare le informazioni è stato ISW, Institute for the Study of War.

Molti militari e blogger che fanno parte dell’esercito russo hanno espresso preoccupazione per la situazione che si sta verificando a Zaporizhzhia, secondo loro questo è un momento critico sul campo di battaglia.

Per gli analisti l’esercito russo ha bisogno di mantenere questa posizione almeno per il prossimo mese per poter riuscire ad avere successo su un’altra zona del fronte.

I russi hanno attaccato Odessa lo riporta il portavoce dell’amministrazione militare Serhii Bratchuk. Ad essere colpito è stato il distretto di Chornomorsk con due missili da crociera di tipo Kh-35/39.

Entrambi i missili sono stati distrutti dall’esercito ucraino. Un secondo attacco si è verificato poco prima delle 4 di questa mattina, 25 agosto 2023, utilizzando invece i Kalibr. L’esercito ucraino ha confermato di aver abbattuto tutti gli obiettivi aerei.

Sostenitori di Prigozhin davanti al memoriale
Sostenitori di Prigozhin davanti al memoriale – Nanopress.it

Le condoglianze e i commenti sulla morte di Prigozhin

“Senza dubbio, ha dato un grande contributo all’operazione speciale. E questo merito non può essergli tolto. La sua morte è una grande perdita per tutto lo Stato. Porgo le mie sincere condoglianze alla famiglia e agli amici di Yevgeny Viktorovich”

Queste sono le parole di condoglianze espresse dal capo ceceno Ramzan Kadyrov attraverso il suo canale Telegram nei confronti di Prigozhin, nonostante più volte fosse stato accusato da quest’ultimo di incapacità e cialtroneria.

Joe Biden e Zelensky si sono sentiti telefonicamente in queste ore per discutere dei piani americani sull’addestramento dei piloti ucraini per i caccia F-16.

La notizia è stata riportata proprio dalla Casa Bianca che ha reso noto che si è parlato dell’inizio dell’addestramento e non solo.

Durante la telefonata i due presidenti hanno avuto modo di parlare anche della garanzia per una rapida approvazione, da parte delle altre nazioni, di poter trasferire i loro F-16 all’Ucraina.

Questo permetterà alla nazione ucraina di poterli avere già non appena l’addestramento sarà concluso.

La Norvegia ha deciso di stanziare 140 milioni di dollari per poter garantire l’importazione di elettricità e gas in Ucraina, lo ha reso pubblico il Ministero dell’Energia ucraino.

Questi fondi saranno distribuiti dalla Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo e verranno destinati alla riparazione e alla manutenzione delle infrastrutture elettriche critiche.

Inoltre verranno destinati all’approvvigionamento energetico di emergenza per le aeree colpite dalla guerra. Una parte verrà poi destinata all’acquisto di gas per creare uno stoccaggio di emergenza. Questo è quanto dichiarato dal Ministero dell’Energia.

Non è l’unico aiuto che la Norvegia darà alla nazione ucraina, infatti è stato approvato anche un pacchetto di aiuti militari che comprende missili antiaerei e diverse attrezzature che permetteranno lo sminamento, secondo quanto riportato da Reuters.

Infine, sempre la nazione norvegese, ha deciso di impegnarsi a stanziare 8.2 miliardi di dollari nel 2023 per assistere la nazione ucraina e sarà una parte di un pacchetto di aiuti quinquennale.

Secondo il consigliere presidenziale ucraino, Mykhailo Podolyak, la Wagner ha smesso di esistere ieri. Da ciò che risulta al momento i mercenari rimasti erano pochi e si trovavano in Bielorussia e tutti stanno lasciando il Paese.

Secondo Podolyak presto verranno eliminati anche gli altri vertici del gruppo e ciò fa presupporre che il gruppo della Wagner non sarà più visto in nessuna nazione né in Africa, né in Bielorussia e neanche in Ucraina.

Il presidente russo, Putin, avrebbe intenzione di trincerarsi nelle zone attualmente occupate e per farlo è sufficiente l’esercito che è stato già mobilitato.

Queste sue dichiarazioni sono state rilasciate durante un’intervista con RaiNews24 in cui ha commentato le notizie sull’aereo precipitato su cui ha perso la vita il capo della Wagner Prigozhin.

Podolyak ha voluto poi commentare l’attuale situazione della guerra dichiarando che per Putin ottenere un cessate il fuoco in questo momento sarebbe perfetto perché gli darebbe la possibilità di congelare la guerra.

Ciò la renderebbe meno intensiva e quindi gli permetterebbe di restare al fronte e continuare a rimanere sui territori già occupati avendo la possibilità di utilizzarli come vuole.

Se questo avvenisse vorrebbe dire che l’Ucraina ha perso la guerra. Per Putin l’obiettivo attuale è quello di non perdere la guerra ossia rimanere sui territori ucraini e investire nuovamente nel settore militare della sua nazione.

Questo gli permetterebbe di continuare ad attaccare la nazione ucraina. L’Ucraina si aspetta poi che gli USA continueranno a mantenere il loro sostegno invariato indipendentemente da quale sarà il risultato delle presidenziali del 2024.

Questo perché, secondo Podolyak, la guerra che sta vivendo l’Ucraina è una questione molto più amplia che riguarda l’intero sistema della democrazia e la possibilità di poter difendere i valori fondamentali.

“Se noi vogliamo vivere in un mondo stabile, dove ci sono i diritti, dove ci sono le regole, allora la Russia deve essere sconfitta e quindi deve essere trasformata politicamente”. Queste le sue parole.

Marat Gabidullin, ex comandante della Wagner, ha rilasciato un’intervista a Repubblica in cui parla della situazione attuale del gruppo in seguito alla morte di Prigozhin. Secondo Marat se a guidare la Wagner ci sarà un leader scelto da Mosca i mercenari se ne andranno.

Per Marat è impensabile ipotizzare che sia stato Putin ad ordinare l’attacco all’aereo su cui viaggiava Prigozhin, perché al presidente russo serve il gruppo della Wagner soprattutto per il lavoro che viene svolto in Africa.

È più ragionevole pensare che dietro la morte di Prigozhin e degli altri passeggeri che erano a bordo dell’aereo vi sia uno dei capi delle strutture commerciali e multinazionali che lavoravano con la Wagner e che Prigozhin ha deciso di “depennare”.

Per Marat la Wagner e la Russia sono legate, e sicuramente Putin da al gruppo di mercenari un grande sostegno, quindi è impensabile che quest’ultimo sparirà, sicuramente al momento il suo futuro è incerto ma la Wagner non cesserà di esistere.

Putin intanto ieri sera ha voluto esprimere le sue condoglianze per la morte di Prigozhin e lo ha fatto con un video in cui elogia il capo della Wagner.

Nel video ha promesso che verrà svolta un’indagine approfondita per stabilire le cause dello schianto aereo.

Ha parlato di Prigozhin riferendosi a lui come un uomo di talento ma dal destino difficile, un uomo che ha commesso degli errori. Ha ripercorso poi la storia della loro conoscenza che ha avuto inizio negli anni 90.

Ha poi elogiato il suo lavoro nella lotta contro “il regime neonazista in Ucraina” affermando che Prigozhin ha ottenuto tutti i risultati di cui aveva bisogno per sé stesso e per la Russia.

Intanto a San Pietroburgo i sostenitori hanno deciso di improvvisare un memoriale proprio davanti alla sede della Wagner dove vengono portati fiori, bandiere e candele.

Volodymyr Gavrilo, viceministro della Difesa e generale maggiore della riserva ucraino, ha commentato al Corriere la morte di Prigozhin, anche per lui questo tragico episodio rappresenta la fine del gruppo dei Wagner.

Secondo Gravilo la Wagner si basava sul carisma del suo capo, Prigozhin, e del suo vice, Dmitrij Utkin, che l’aveva fondata, senza di loro il gruppo non può funzionare anche se i mercenari che sono ancora presenti sono in molti.

Per Gravilo nei prossimi giorni si potrebbero verificare episodi di resistenza in Russia ma che non avranno alcun peso sulla guerra in Ucraina.

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