La reazione di Putin alla ribellione di Prigozhin ha sollevato scetticismo e critiche

Il conflitto tra Russia e Ucraina ha mostrato Chiaramente la spaccatura interna presente a Mosca nell’ambito politico ma anche la soluzione al problema trovata in meno di 24 ore con l’aiuto del leader bielorusso Lukashenko, che ha mediato ed ha portato Prigozhin e i suoi mercenari in rivolta nuovamente alla calma, proponendo al capo dei mercenari di scontare il suo esilio in Bielorussia.

Prigozhin
Prigozhin – Nanopress.it

Questo episodio ha generato il caos all’interno della diplomazia internazionale e, secondo molti esperti, ha mostrato per la prima volta la fragilità, inedita e attuale, del leader russo, ma oltre a considerazioni di questo genere sono emerse anche preoccupazioni del fatto che si possa trattare di qualcosa di programmato e studiato a tavolino per  distogliere l’attenzione e generare scompiglio, riuscendo però anche ad avvicinare Prigozhin all’Occidente.

Gli ultimi sviluppi all’interno del conflitto tra Mosca e Kiev

Yevgeny Prigozhin, leader del gruppo mercenario Wagner, ha rilasciato la sua prima dichiarazione lunedì dall’ammutinamento, negando che le sue forze stessero tentando un colpo di stato. Nel discorso di circa undici minuti condiviso tramite Telegram, Prigozhin ha dichiarato di aver organizzato una marcia per la giustizia e per protestare contro il trattamento dei suoi uomini e la condotta della guerra.

Prigozhin ha anche rivelato che le forze di Wagner avevano preso il controllo del comando militare nella città meridionale di Rostov e si erano avvicinate a meno di 200 km da Mosca prima di ritirarsi. Ha ammesso che le sue forze avevano piazzato l’artiglieria a sud di Mosca, ma ha deciso che “una manifestazione di protesta era sufficiente”.

La dichiarazione di Prigozhin sembra confermare che l’ammutinamento era una forma di protesta contro le condizioni di lavoro dei mercenari e il trattamento riservato loro dal governo russo. Tuttavia, rimangono ancora molte domande senza risposta sulla ribellione di Wagner e sulla risposta delle autorità russe.

La speranza è che la marcia per la giustizia di Prigozhin possa portare alla luce le questioni alla base della ribellione e la comunità globale si auspica che possa essere uno spunto di riflessione per il Cremlino.

Il ministero della Difesa del Regno Unito ha suggerito che l’Ucraina potrebbe aver riconquistato per la prima volta il territorio dell’Ucraina orientale che si trova al di là dei confini de facto stabiliti tra il governo di Kiev e l’autoproclamata repubblica di Donetsk nel 2014. Le forze armate ucraine hanno affermato di aver abbattuto due missili da crociera Kalibr e sette droni UAV Shahed durante gli attacchi delle forze russe durante la notte. Esplosioni sono state udite a Kremenchuk e nell’oblast di Sumy martedì mattina.

L’agenzia di stampa russa RIA Novosti ha riferito che i binari ferroviari sono stati danneggiati nella Crimea orientale e che le riparazioni richiederanno dalle quattro alle otto ore. Non è chiaro cosa abbia causato il danno, ma la Russia ha illegalmente sequestrato la Crimea dall’Ucraina nel 2014.

Il presidente ucraino Zelensky ha visitato due aree lungo la linea del fronte nell’Ucraina orientale e meridionale lunedì, consegnando premi e posando con le truppe in filmati video pubblicati online. Zelensky ha anche annunciato che le forze ucraine “sono avanzate in tutte le direzioni” dopo un incontro con i suoi generali, definendo la giornata come “un giorno felice”.

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa russa RIA, il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto una telefonata con il principe ereditario dell’Arabia Saudita, Mohammed bin Salman, martedì, durante la quale il principe avrebbe espresso il suo sostegno alle misure prese da Putin per porre fine all’ammutinamento armato dei combattenti mercenari di Wagner sabato scorso.

Non sono state fornite ulteriori informazioni sulla conversazione tra Putin e il principe ereditario dell’Arabia Saudita, ma questo evento potrebbe indicare un possibile sostegno internazionale alla Russia in questa situazione di crisi.

Le parole di Putin e la conferma di Lukashenko

Martedì, il presidente russo Putin ha ringraziato i membri dei servizi di sicurezza russi per aver agito “in modo chiaro e coerente durante l’ammutinamento armato di Prigozhin, impedendo una guerra civile. Putin ha anche annunciato un minuto di silenzio per i piloti dell’esercito che sono stati uccisi durante la rivolta di Wagner, senza fornire ulteriori dettagli sul numero esatto di vittime.

Non ci sono informazioni ufficiali sul numero di piloti morti o di aerei abbattuti durante la ribellione di Wagner, ma alcuni blogger filo-militari hanno riferito che almeno 13 piloti sono stati uccisi durante l’ammutinamento.

Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa RIA, la guardia nazionale russa sarà equipaggiata con armi pesanti e carri armati, come dichiarato dal capo della guardia Viktor Zolotov. Questo annuncio sembra essere una risposta diretta alla recente ribellione di Wagner e alla minaccia che i combattenti armati rappresentavano per la sicurezza della capitale russa.

Zolotov ha anche dichiarato che i mercenari di Wagner che hanno condotto l’ammutinamento del fine settimana non sarebbero stati in grado di prendere Mosca se avessero raggiunto la capitale russa, come riportato dall’agenzia di stampa Tass.

Questo annuncio potrebbe indicare una maggiore attenzione alla sicurezza interna da parte delle autorità russe, in particolare alla luce della recente ribellione di Wagner e dai recenti eventi nel conflitto tra Russia e Ucraina. Resta da vedere come questa decisione influenzerà la situazione in Russia e se ci saranno ulteriori sviluppi nella regione.

Putin
Putin – Nanopress.it

La dichiarazione del dittatore bielorusso Alexander Lukashenko secondo cui i soldati di Wagner potrebbero fornire alla Bielorussia informazioni “inestimabili” sulla guerra, suscita preoccupazione in quanto potrebbe indicare un possibile coinvolgimento della Bielorussia nel conflitto tra Russia e Ucraina.

Anche se la Bielorussia ha dichiarato la sua neutralità nel conflitto, questa dichiarazione sembra suggerire che Lukashenko potrebbe cercare di trarre vantaggio dalla situazione attuale, per potenziare le sue forze e le sue capacità militari.

L’annuncio di Putin di chiudere il gruppo Wagner e di offrire ai suoi combattenti la possibilità di firmare un contratto con il Ministero della Difesa o di trasferirsi in Bielorussia è un’ulteriore prova della complessità della situazione. Resta da vedere come questa mossa influenzerà la situazione nel conflitto in corso e se ci saranno ulteriori sviluppi nella regione.

I media internazionali si stanno radunando numerose critiche alle autorità russe in quanto hanno deciso di chiudere un occhio in merito al provvedimento legislativo aperto nei confronti della ribellione attuata da Prigozhin e dalle milizie Wagner mostrando un chiaro atteggiamento differente e ritenuto non paritario rispetto alla valutazione degli eventi avvenuti all’interno del conflitto in Ucraina o che trattano nemici differenti.

Due pesi e due misure che hanno sollevato indiscrezioni e ipotesi, come sopra citato, in merito alla veridicità dell’evento capitato sabato chi ha visto la marcia di Wagner su mosca.

Putin ha voluto sottolineare e precisare quanto sia stato è importante l’esercito Wagner per l’operazione militare speciale in Ucraina e ha sostenuto che si tratta di combattenti valorosi e che, oltre ad aver fornito loro la possibilità di presenziare all’interno dell’esercito statale, hanno anche riferito che i finanziamenti partiti da maggio 2022 direttamente dal Cremlino le milizie Wagner sono stati quasi e un miliardo di dollari che è la cifra ricevuta anche da Prigozhin per i ricavi della sua azienda di catering.

 

 

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