Italia, incendi in Sicilia e Calabria: morti due pensionati

Giornata di fuoco in Sicilia e Calabria, dove gli incendi hanno causato diverse vittime, oltre a devastare boschi e terreni. Due pensionati sono deceduti a causa delle fiamme in Calabria: un uomo di 77 anni a Grotteria e un uomo di 79 anni a Cardeto.

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Morti due pensionati in Calabria

Un uomo di 77 anni è morto nel suo casolare in fiamme a Grotteria, in provincia di Reggio Calabria. L’uomo stava cercando di salvare il ricovero degli animali, ma è stato improvvisamente raggiunto dalle fiamme ed è morto in seguito alle ustioni riportate. A trovare il cadavere carbonizzato è stato il figlio del pensionato, che si è recato sul luogo, quando ha notato che il padre non era rientrato a casa e non era raggiungibile al cellulare. Il settantasettenne era rientrato da Milano l’estate scorsa, dopo aver trascorso diversi anni nel capoluogo lombardo, insieme ai familiari. Ogni giorno si recava nel suo terreno a Grotteria per svolgere lavori agricoli. Ma i roghi in Calabria hanno provocato anche una seconda vittima, un uomo di 79 anni, trovato morto nel tardo pomeriggio di ieri, a Cardeto.

Agricoltore schiacciato dal suo trattore in Sicilia

Vittime anche in Sicilia, dove un agricoltore di 30 anni è morto schiacciato dal suo trattore nel tentativo di spegnere un incendio in un podere dell’area di Ponte Barca, coinvolta in un vasto incendio, esattamente come tre settimane fa. Il giovane stava trasportando una botte piena d’acqua sul trattore, che, all’altezza di una curva, si è capovolto schiacciandolo e uccidendolo sul colpo.

Esercito in arrivo in Aspromonte

Intanto la Calabria ha richiesto l’intervento dell’esercito, che dovrebbe giungere in Aspromonte, in aiuto ai gruppo di volontari e vigili del fuoco, in azione già da giorni. “Disposto l’invio immediato di rinforzi in Calabria, dove giungeranno nelle prossime ore 130 Vigili del Fuoco provenienti da Lazio, Lombardia, Toscana, Marche, Veneto, Emilia-Romagna“, annuncia il sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia. “Continueremo a monitorare la situazione ora dopo ora, dando il pieno supporto del Ministero dell’Interno e del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco alle popolazioni colpite dai roghi“, prosegue Sibilia, sottolineando la generalizzata carenza di prevenzione, “una competenza affidata alle Regioni“.

Residence circondato dalle fiamme: gente in fuga

Nonostante il lavoro di due elicotteri e un Canadair, le fiamme hanno circondato un residence nella zona di Enna. La gente è scappata dalle case ed ora è per strada. Le fiamme hanno sfiorato anche l’hotel Garden e Il villaggio del fanciullo, una struttura che ospitava fino a qualche anno fa orfani e migranti. Notte di incendi anche in provincia di Palermo, dove le Madonie stanno bruciando e le fiamme hanno raggiunto la zone delle Petralie e di Geraci Siculo, devastando terreni e aziende agricole. Il ministro Patuanelli ha assicurato sostegno alle vittime dell’emergenza: “Prima di ogni cosa dobbiamo dare risposte immediate alle vere vittime di questa emergenza, i cittadini che hanno perso tutto negli incendi e a cui vanno dati immediatamente i ristori“.

Sei roghi su dieci sono dolosi

Sei roghi su dieci sono dolosi. Lo afferma Coldiretti, evidenziando come i roghi siano aumentati del 20% nel 2021 rispetto alla media 2008-2020. Se, da una parte la maggior parte dei roghi sono di natura dolosa, d’altra parte la maggioranza dei boschi si trova senza sorveglianza, in seguito alla chiusura di molte aziende agricole.

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