Israele, oggi le elezioni legislative: quinta volta alle urne in 43 mesi

Israele al voto nella giornata di oggi per la quinta volta in meno di quattro anni. Urne aperte da questa mattina alle sei in tutto il Paese.

Gerusalemme, manifesto Benjamin Netanyahu
Gerusalemme, manifesto Benjamin Netanyahu – Nanopress.it

Potrebbe essere ancora a rischio stallo la votazione di oggi in Israele. I sondaggi infatti parlano di sostanziale equilibro tra Bengjamin Netanyahu e Yair Lapid. E’ allarme attentati nel Paese, con 18mila agenti per le strade per vegliare sull’ordine pubblico. Questa sera intorno alle 21 i primi exit-poll.

Israele, rischio stallo alle elezioni: equilibrio tra Netanyahu-Lapid

E’ la quinta volta alle urne per i cittadini israeliani in meno di quattro anni. Questa mattina, dalle 6 (7 in Italia) 6,7 milioni di elettori sono stati chiamati al voto per esprimere le rispettive preferenze circa 12.500 seggi e 40 differenti liste. Solamente un terzo però ha la concreta probabilità di entrare al parlamento israeliano, la Knesset, che richiede una soglia del 3,25%.

I risultati delle elezioni saranno resi noti a partire dalle 12 ora italiana (20 ora locale), con i primi exit-poll, ma proprio la soglia di sbarramento secondo gli esperti sarà fondamentale per la vittoria e la conquista dei seggi, visto il panorama politico attuale israeliano molto frammentario. 

Secondo i sondaggi inoltre, tra le due grandi fazioni politiche ossia il partito di destra Likud di Benjamin Netanyahu e la sinistra di Yair Lapid ci sarebbe un sostanziale equilibrio. Saranno con tutta probabilità i partiti minori a spostare gli equilibri soprattutto per la sinistra, come quello arabo-palestinese che rappresenta circa il 20% dell’elettorato.

Elezioni in Israele: l’importanza dell’affluenza e della soglia di sbarramento

Dunque sarà importante, in un sostanziale equilibrio, capire in queste ore quali saranno i risultati dei partiti minori. La destra israeliana di Netanyahu può storicamente puntare sul voto degli elettori più poveri, i religiosi e la popolazione dei piccoli centri con idee più radicali. Dall’altra parte Lapid invece potrà fare affidamento sugli elettori delle grandi città e sui laici.

Yair Lapid
Yair Lapid – Nanopress.it

Giocheranno verosimilmente per la sinistra un ruolo cruciale anche gli elettori arabo-israeliani, che voterebbero proprio Laid, con un 20% dell’elettorato ma anche un alto livello di astensione. Inoltre, se i partiti minori non dovessero superare il 3,25% i rispettivi voti andranno persi. In tal senso fondamentali saranno i risultati anche degli alleati di sinistra i Laburisti e Meretz. La destra invece si affida all’alleato partito di destra focolare ebraico.

Il parlamento israeliani è composto da 120 seggi, e per governare la soglia minima è 61 deputati. In questo momento, secondo i risultati degli ultimi sondaggi, Netanyahu avrebbe 60 seggi insieme ai due partiti ultraortodossi. A 56 invece Laid, mentre 4 quelli dei partiti arabi non schierati.

Impostazioni privacy