Isis, ucciso in Siria il braccio destro di al-Baghdadi

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Due colpi inflitti all’Isis in Siria. Le forze di coalizione guidate dagli Stati Uniti hanno ucciso Haji Imam, il numero due del califfato islamico. L’esercito siriano ha invece riconquistato il castello di Palmira, in mano all’Isis dal maggio del 2015, quasi un anno fa.

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Su Haji Imam, vero nome Abd al Rahman Mustafa al Qaduli, era stata fissata una taglia di 7 milioni di dollari dal dipartimento di Stato americano. Considerato il braccio destro e futuro successore del leader Abu Bakr al-Baghdadi, sarebbe stato ucciso a febbraio in un’operazione militare. Lo ha rivelato l’emittente americana Nbc News, riportando fonti della Difesa. La conferma è arrivata dal segretario alla Difesa Ash Carter, che lo ha definito il “ministro delle Finanze” dell’Isis, “un terrorista noto, fin dai suoi legami con al Qaida” e “uno dei tre obiettivi di maggiore valore” nella guerra allo Stato Islamico.

L’agenzia di stampa siriana Sana ha invece riferito di una dura battaglia in cui l’esercito siriano ha riconquistato lo storico castello di Palmira. Il monumento si trova nel sito archeologico della città, considerato patrimonio dell’umanità. Dal maggio 2015 sul castello sventolava la bandiera nera dell’Isis, che aveva seminato distruzione anche lì, demolendo ad esempio la Statua dei Leoni. Nella battaglia in cui il luogo è tornato in mano all’esercito di Damasco, sarebbero stati uccisi diversi terroristi.

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