INPS, nuova tabella aumento pensioni: a chi spettano 160€ in più

Arriva la Nuova Tabella aumento pensioni di ottobre 2022 con le cifre aggiornate fascia per fascia.

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Pensione – Nanopress.it

Il Decreto Aiuti bis del 9 agosto 2022 ha previsto, tra le varie novità introdotte, un nuovo aumento delle pensioni per contrastare l’aumento del costo della vita. A partire dal mese di ottobre cambia l’importo per i pensionati a seguito della rivalutazione. A chi spettano 160 euro in più? Scopri perché le pensioni invalidi e sociali sono a rischio revoca e gli aggiornamenti su conguagli e rimborsi.

Nuova tabella aumento pensioni: a chi spettano 160 euro lordi in più

I pagamenti delle pensioni di ottobre non subiranno alcun ritardo. Il 1° ottobre sarà erogato l’accredito ai correntisti postali, il 3 ottobre a chi riceve l’assegno sul conto corrente bancario in quanto il 3 è il primo giorno bancabile. Vediamo quali sono le cifre aggiornate per gli aumenti perequativi.

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Nuova tabella aumento pensioni – Nanopress.it

Gli aumenti perequativi anticipati sono pari al 2% da subito (ottobre): a questa percentuale andrà a sommarsi da novembre lo 0,2% per cui l’aumento complessivo sarà del 2,2%.

Tutto questo si traduce, in pratica, in circa 11 euro lordi al mese di aumento transitorio per chi percepisce una pensione minima da 524 euro: da ottobre a dicembre 2022, ammonterà a 42 euro lordi.

A chi riceve 1000 euro di pensione spetterà un aumento di 80 euro lordi, mentre chi percepisce 2000 euro di pensione beneficerà di un aumento transitorio di 160 euro lordi.

Infine, per il trattamento che tocca quota 2.692 euro (vale a dire il tetto massimo per il riconoscimento della rivalutazione anticipata) l’aumento sarà di 210 euro.

Tutto dipende, quindi, dall’importo del trattamento pensionistico a cui bisognerà applicare il 2,2%.

Rischio revoca per le pensioni di invalidità, inabilità, pensione/assegno sociale: ecco perché

In busta paga, per il cedolino di ottobre che arriverà intorno al 20 settembre, troveremo accrediti o debiti a conguaglio del 730 per chi fosse ancora in attesa della sua risultanza.

E’ allarme rosso per ben 37.000 tra percettori di pensioni/trattamenti di invalidità, inabilità, assegno e pensione sociale (i soggetti più fragili). Sono a rischio revoca del proprio assegno nel caso in cui non avessero ancora inviato le dichiarazioni reddituali del 2019 sui redditi prodotti nel 2018. Lo annuncia l’Inps in un recente messaggio rimandando all’art. 35, co 10-bis, del D.L. 30 dicembre 2008 n. 207 convertito con modificazioni dalla Legge 27 febbraio 2009 n.14.  L’Inps invierà un nuovo preavviso di sospensione.

Ai contribuenti coinvolti nella mancata comunicazione relativa alla dichiarazione annuale 2019, l’Istituto di Previdenza chiederà riscontro sui redditi entro 60 giorni dal ricevimento della raccomandata. Per rimediare bisognerà presentare “Domanda di ricostituzione reddituale per invalidità e assegno sociale”.

Attenzione, quindi; verificate posta, e-mail oppure rivolgetevi al vostro CAF/patronato di fiducia o chiamate direttamente l’Inps per controllare che sia tutto regolare e di non essere nella lista di coloro che rischiano la revoca.

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