Indonesia, aereo precipita in mare con 189 passeggeri: nessun corpo recuperato

Disastro in Indonesia: un aereo della compagnia Lion Air è precipitato in mare pochi minuti dopo la partenza da Giacarta. A bordo c’erano 189 persone tra cui 3 bambini, e 7 membri dell’equipaggio. Secondo il sito di monitoraggio aereo Flightradar24 il Boeing 737 Max 8 era nuovo ed era stato utilizzato soltanto per un paio di mesi. Trecento persone, tra soldati, agenti di polizia e pescatori, sono impegnati nelle ricerche delle vittime. Al momento non è stato recuperato alcun corpo, né sono stati individuati eventuali superstiti. I sommozzatori stanno cercando il relitto dell’aereo, affondato nelle acque ovest di Java, profonde 30/35 metri. E’ certo che fra le vittime ci fosse almeno un italiano: Andrea Manfredi, 26 anni.

Persi i contatti con l’aereo

E’ precipitato in mare l’aereo passeggeri della Lion Air di cui si erano persi i contatti poco dopo il decollo stamani da Giacarta. Secondo quanto reso noto dal ministero dei Trasporti indonesiano, il disastro aereo è avvenuto tredici minuti dopo la partenza dalla capitale, avvenuta intorno alle 6.20. Il velivolo, diretto a Pangkal Pinang, al largo dell’isola di Sumatra, aveva raggiunto un’altitudine di soli 5.200 piedi (1.580 metri). Immediato l’intervento delle squadre di soccorso.

 

La vittima italiana

I nomi delle vittime dello schianto sono stati pubblicati dal sito web indonesiano Kamparan. Nell’elenco figura anche il nome di un giovane italiano, il 26enne di Massa Andrea Manfredi. Il ragazzo era andato in vacanza a Giacarta. Andrea era partito il 17 ottobre dall’aeroporto di Pisa alla volta di Hong Kong. Dai suoi profili social traspaiono grande energia e voglia di scoprire il mondo. Andrea era giunto in Indonesia tre giorni fa. Il ragazzo era appassionato di ciclismo, tanto da avere fondato la Sportek, un’azienda che crea prodotti tecnologici applicati allo sport. Nel 2013 aveva gareggiato con la Ceramica Flaminia. Successivamente aveva militato tra i professionisti con la Bardiani CSF.

I resti del disastro aereo

L’agenzia indonesiana per la gestione dei disastri Bnpb ha pubblicato su Twitter alcune foto degli oggetti recuperati dal disastro aereo. Libri, smartphone distrutti e borse: è quello che hanno recuperato i soccorritori che stanno operando nell’area.

L’amministratore delegato della Lion Air, Edward Sait, ha dichiarato che l’aereo era stato controllato domenica notte per un problema tecnico. Gli stessi piloti se ne sono accorti il giorno prima della tragedia. Lo riporta il quotidiano britannico Guardian. I tecnici hanno visionato l’aereo e hanno dato il via libera al suo utilizzo. Si trattava di un velivolo nuovo, registrato come PK-LQP e consegnato ad agosto.

Il peggior disastro aereo

Si tratta del peggior disastro aereo in Indonesia. L’ultimo risale al 2014, quando un volo AirAsia da Surabaya a Singapore è precipitato uccidendo tutti le 162 persone presenti a bordo. Nel 2007, per ragioni di sicurezza, le compagnie aeree indonesiane erano state escluse dalle rotte verso l’Europa. Nel decennio successivo molte hanno ottenuto nuovamente il permesso. Lo scorso giugno il divieto è stato completamente revocato.

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