Incentivi auto 2014: Renzi li stanzia dal 6 maggio

Un po’ a sorpresa sono stati annunciati gli incentivi auto 2014 per l’acquisto di auto ecologiche, con o senza rottamazione di una vettura vecchia. Il ministero dello Sviluppo ha firmato il decreto che dà il via libera agli ecoincentivi dal prossimo 6 maggio, con uno sconto massimo di 5mila euro e una scelta molto ampia che va dalle auto elettriche a quelle Gpl passando per le ibride e le auto a metano. Sono escluse, invece, le biciclette con pedalata assistita, perché non rientrano in nessuna delle categorie soggette a incentivi e agevolazioni, ovvero ciclomotori e motocicli a due o tre ruote, quadricicli, auto e veicoli commerciali leggeri. Per chi deve cambiare auto (o moto) potrebbe essere il momento giusto.

L’importante, come sempre quando si parla di incentivi ecologici, è non perdere troppo tempo a pensarci perché una volta finiti i contributi finiranno automaticamente anche gli incentivi. I soldi in ballo sono comunque tanti: 31,3 milioni di euro stanziati per il 2014, cui si aggiungono le risorse non utilizzate nel 2013, portando il totale a 63,4 milioni di euro. A partire dal 6 maggio, spetterà quindi ai venditori registrarsi nell’area dedicata del sito del ministero per prenotare i contributi ed accedere così ai maxi sconti da rigirare poi ai clienti. Ovviamente non c’è alcun obbligo di partecipazione, né per il singolo rivenditore né per le case automobilistiche, i quali potrebbero anche decidere di non applicare gli incentivi su tutto il parco macchine (preservando, ad esempio, un modello che sta già vendendo tanto). L’impressione, comunque, è che le defezioni saranno ben poche, in periodo di vacche magre per il settore auto.

Come dicevamo, dai contributi sono escluse le biciclette con pedalata assistita, ma lo sono anche le cosiddette ‘auto a Km 0‘, perché già immatricolate e quindi non soggette a incentivi. La legge parla chiaro in questo senso: per potere accedere agli ecoincentivi, il veicolo deve essere nuovo e quindi non immatricolato in precedenza. Per quanto riguarda le cifre in ballo, l’incentivo è composo da due parti uguali: da un lato il contributo statale e dall’altro lo sconto del venditore, proposto a compensazione con il prezzo di acquisto, compresi eventuali altri sconti e prima dell’applicazione delle imposte. In ogni caso il totale elargito per singola vettura non potrà superare la somma di 5mila euro, ma è più probabile che il bonus sia molto inferiore a questo limite massimo.

I fondi totali saranno così ripartiti:
– 15% per l’acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 50 g/km
– 35% per l’acquisto, da parte di tutte le categorie di acquirenti (e senza necessità di rottamazione), di veicoli con emissioni di CO2 non superiori a 95 g/km.
– 50% per l’acquisto di veicoli destinati all’uso di terzi o utilizzati nell’esercizio di imprese, arti e professioni, e destinati ad essere utilizzati esclusivamente come beni strumentali nell’attività propria dell’impresa, (dietro obbligatoria rottamazione di un corrispondente veicolo obsoleto), con emissioni di CO2 non superiori a 120 g/km.

Non c’è obbligo di rottamazione, o almeno non in tutti i casi. Chi volesse comunque rottamare un veicolo, può farlo a patto di sottostare alle seguenti clausole. Il veicolo deve essere stato immatricolato almeno dieci anni prima della data di immatricolazione del veicolo nuovo; deve essere intestato da almeno dodici mesi dalla data di immatricolazione del veicolo nuovo, allo stesso soggetto intestatario di quest’ultimo o ad uno dei familiari conviventi alla stessa data, ovvero, in caso di locazione finanziaria del veicolo nuovo, che sia intestato, da almeno dodici mesi, al soggetto utilizzatore del suddetto veicolo o a uno dei predetti familiari; deve appartenere alla stessa categoria del veicolo acquistato, secondo le categorie definite nell’allegato 1 al Decreto Ministeriale 11 gennaio 2013; deve essere obbligatoriamente avviato a rottamazione.

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