In che modo risparmiare sulle irregolarità fiscali

Tutti coloro i quali dovessero avere dei problemi con il fisico, oggi finalmente hanno una soluzione per risolvere tutto.

Ecco come sanare le irregolarità fiscali
Ecco come sanare le irregolarità fiscali- Nanopress.it

L’arrivo del ravvedimento operoso ha cambiato totalmente la visione delle cose. L’ammenda può essere risolta attraverso un pagamento volontario, al quale vanno aggiunti gli interessi legali.

Cos’è e come funziona il contenzioso tributario

Ci sono persone che si ritrovano ad avere problemi con il fisco e cercano di poter sanare la propria situazione, cercando di evitare conseguenze molto gravi. Fortunatamente esistono tanti strumenti per poter regolarizzare la propria situazione fiscale, tra cui strumenti deflattivi per il contenzioso tributario, strumenti di pace fiscale e l’autotutela. A questi oggi si aggiunge un nuovo strumento, chiamato contenzioso tributario.

Questa tipologia di ravvedimento funziona attraverso un pagamento spontaneo della cifra dovuta al fisco, alla quale si andranno ad aggiungere gli interessi legali. Il contenzioso tributario presenta dei vantaggi, come ad esempio la restituzione di tutte le sanzioni previste per l’irregolarità del pagamento. Ovviamente si può stabilire la grandezza della stessa riduzione, nel momento in cui si va a regolarizzare la propria posizione fiscale.

Regolarizzare la propria posizione tributaria
Regolarizzare la propria posizione tributaria- Nanopress.it

Con il ravvedimento operoso è possibile regolarizzare i versamenti insufficienti o talvolta omessi, con l’aggiunta di altre sanzioni fiscali. Dopo aver eliminato alcuni paletti stabiliti nel 2015, oggi con il ravvedimento operoso 2023 è possibile porre rimedio all’irregolarità nonostante questa sia stata anche già notificata.

Oltretutto il ravvedimento operoso tributario potrà essere anche frazionato. Ciò significa che sarà possibile regolarizzare la propria posizione con il fisco anche provvedendo ad un pagamento un po’ alla volta. Anche in questo caso saranno applicati degli interessi, ma in modo strettamente proporzionale al pagamento stesso. Bisogna però sottolineare che tale modalità è accessibile soltanto nel caso in cui le irregolarità riguardano pagamenti da effettuare all’Agenzia delle Entrate.

Le diverse tipologie di ravvedimento

Il ravvedimento operoso si presenta attraverso diverse tipologie, tutte accomunate da un tasso di interesse del 5%. La prima tipologia è il ravvedimento sprint, il quale può essere messo in atto entro il quattordicesimo giorno della scadenza del versamento.

A seguire esiste il ravvedimento breve, il quale può essere esercitato a partire dal quindicesimo giorno entro il trentesimo giorno. Infine vi è il ravvedimento trimestrale, il quale viene esercitato dal trentesimo al novantesimo giorno con l’applicazione di una sanzione del 3,75%.

È possibile effettuare di ravvenimenti oltre l’anno. In quest’ottica è presente un ravvedimento biennale, il quale comprende i versamenti eseguiti entro il termine di presentazione della dichiarazione per il periodo di imposta successivo. In questo caso viene applicata una sanzione del 4,29%. Oltre a questo, esiste anche un ravvedimento lunghissimo il quale viene applicato nel caso in cui si ha la necessità di una regolarizzazione per pagamento omesso oppure è presente un versamento parziale e sono trascorsi già due anni. La sanzione è stavolta è pari al 5%.

Modello F24
Modello F24- Nanopress.it

Attraverso la Legge di bilancio 2023 è stata aggiunta un’ulteriore tipologia di ravvedimento, ovvero lo strumento del ravvedimento speciale. Si tratta della regolarizzazione delle cartelle esattoriali del 2021 e degli anni precedenti. Questo strumento presenta un ulteriore beneficio, cioè è la riduzione delle sanzioni. Possono usufruire di questa tipologia di ravvedimento tutti i pagamenti appartenenti alle seguenti categorie:

  • tributi dovuti all’Agenzia delle Entrate;
  • le violazioni sulle dichiarazioni dei redditi;
  • le violazioni per mancata fatturazione.

Entro il 31 marzo 2023 sarà possibile effettuare il pagamenti di un’unica soluzione. In alternativa è possibile accedere a delle rate che si presentano trimestralmente. In questo caso la scadenza da rispettare è al 30 giugno, 30 settembre, 20 dicembre, 31 marzo di ogni anno. Qualora dovesse venire meno il pagamento di almeno una delle rate, di conseguenza l’agevolazione va in decadenza. In seguito il debito viene iscritto a ruolo e viene applicata un’intera sanzione pari al 30% dell’importo da versare. Ovviamente anche in questo caso viene applicato l’interesse legale, nel quale è pari al 5%.

Chi è escluso dal ravvedimento e come effettuare il pagamento

Non tutti possono accedere a questa agevolazione. Ci sono alcune circostanze in cui il ravvedimento speciale non è accessibile. Nello specifico facciamo riferimento al momento in cui sono presenti:

  • atti di liquidazione in essere;
  • atti di accertamento o di recupero;
  • contestazioni;
  • applicazione delle sanzioni;
  • debiti collegati ad attività finanziarie o patrimoniali all’estero.

Infine, per poter regolarizzare la propria situazione fiscale e procedere con il pagamento, questo può essere effettuato attraverso:

  • Modello F24 per imposte sui redditi, imposte sostitutive, Iva, Irap, imposta sugli intrattenimenti;
  • modello F23 per imposta di registro e altri tributi indiretti ;
  • modello F24 Elide per tributi, sanzioni e interessi inerenti la registrazione dei contratti di locazione e affitto di beni immobili.
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