Imprenditore romano non trova personale: ‘Si vede che 1100 euro al mese non fanno più gola’

[didascalia fornitore=”altro”]Foto di Pressmaster/Shutterstock.com[/didascalia]

Un copione già visto: un imprenditore offre lavoro, ma i candidati dopo essersi informati sui dettagli snobbano l’offerta. Questa volta l’azienda che non riesce a trovare impiegati si trova a Roma.

L’imprenditore Leonardo Leone Solla è il titolare di attività che operano nella ristorazione, nel turismo e nei centri benessere. Solla ha raccontato ai microfoni dell’agenzia Askanews di avere estreme difficoltà nel reperire personale, pur offrendo un compenso di 1100 euro: “1100 euro non fanno più gola, i ragazzi mi rispondono che è lontano da casa”.

“Sono molti anni che pubblico annunci e nell’80% dei casi non riesco a trovare il personale richiesto”, si lamenta Solla. “Di curricula ne ricevo moltissimi, ma il loro numero è inversamente proporzionale al reale interesse delle persone”.

Ma cosa replicano i candidati quando l’imprenditore li ricontatta per illustrare i dettagli dell’offerta? “Non posso accettare il lavoro perché è troppo lontano da casa” è la risposta più gettonata. E non solo: poi “c’è anche chi vorrebbe venire al lavoro non prima delle ore 9:00 di mattina, chi si rifiuta di lavorare nei giorni festivi o il mercoledì pomeriggio perché ha il corso di nuoto”.

Solla pubblica annunci con una certa frequenza: “Solo negli ultimi mesi siamo alla ricerca di store manager, cassiere, camerieri, estetiste, commerciali, operai edili, segretarie e di altre figure professionali”.

C’è da dire che 1100 euro al mese in una città come Roma, dove una stanza in affitto in un quartiere non di lusso arriva a costare anche 650/700 euro, non permettono certo di mettere da parte granché. Però è anche vero che desta stupore il fatto che giovani che vivono ancora con i genitori, e che dunque non sono gravati dall’incombenza di un affitto o di un mutuo, in un periodo di forte crisi lavorativa come quello attuale non accolgano le offerte dell’imprenditore.

Solo pochi mesi ha ha destato sorpresa e scandalo l’annuncio dell’hamburgeria milanese Burgez, che cercava solo personale filippino perché i lavoratori italiani sarebbero, diciamo, problematici:
“Stiamo cercando una cassiera per Burgez (via Savona). Se ci chiedete perché la maggior parte delle cassiere sono ragazze filippine vi rispondiamo perché le italiane il sabato hanno il moroso, il mercoledì hanno la palestra, la domenica la stanchezza, ecc… Italiane, svegliatevi! Il lavoro c’è, siete voi che non ci siete”.

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