Il mese di luglio 2023 è il più caldo di sempre

Nei primi venti giorni del mese di luglio sono stati battuti tutti i record registrati fino ad ora, ciò evidenzia che questo è stato il mese più caldo di sempre. Tanta la preoccupazione per il cambiamento climatico che stiamo vivendo.

Dati della temperatura dei mari
Dati della temperatura dei mari – Nanopress.it

Antonio Guterres ha parlato di una nuova fase del Pianeta definendola l’era di ebollizione globale, ciò rappresenta un vero disastro per la Terra. Cento scienziati e studiosi italiani hanno firmato un appello per sollecitare i media italiani a parlare anche delle cause e delle soluzioni possibili al cambiamento climatico che stiamo vivendo.

Antonio Guterres: “L’era di ebollizione globale”

Altissima la preoccupazione per il cambiamento climatico visto che il mese di Luglio ha battuto ogni record ed è arrivato ad essere il più caldo di sempre.

Secondo quanto riportato dai dati del Copernicus Climate Change Service, conosciuto anche con l’acronimo C3S e che viene finanziato dall’Unione Europea, ma anche da ciò che si evince dai dati rilasciati dalla World Metereological Organization che appartiene all’Onu luglio ha battuto ogni record.

La temperatura media globale che è stata registrata ha superato temporaneamente la soglia di 1,5 gradi Celsius che va al di sopra del livello preindustriale (tra il 1850 e il 1900) in sole tre settimane.

La media globale che si è registrata nei primi venti giorni di luglio è di 16,95 gradi battendo il record che era stato raggiunto nel luglio del 2019 quando si erano registrati 16,63 gradi.

Per l’Onu è allarme, tanto che il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, che al momento si trova a New York, ha voluto lanciare un appello perché si agisca immediatamente contro il cambiamento climatico.

Durante il suo appello non solo ha ricordato che Luglio 2023 sta registrando temperature record in ogni parte del mondo ma che non si parla più di riscaldamento climatico ma del Pianeta che è passato ad una nuova fase che si può definire “un’era di ebollizione globale”.

Guterres ha affermato che per la Terra è un vero disastro soprattutto nella parte settentrionale dell’emisfero che sta vivendo un’estate crudele.

Secondo il segretario generale dell’Onu a meno che non si presenti una mini era glaciale in questi ultimi giorni di luglio, questo mese infrangerà ogni record possibile.

Ha concluso il suo appello dicendo: “Il cambiamento climatico è qui. È terrificante. Ed è solo l’inizio”.    

Dati del cambiamento climatico
Dati del cambiamento climatico – Nanopress.it

L’appello di 100 scienziati ai media italiani

“Giornalisti, parlate delle cause del cambiamento climatico, e delle sue soluzioni”

Inizia con queste parole il lungo appello scritto e firmato da 100 scienziati e studiosi sul territorio italiano nei confronti dei media italiani.

L’Italia da giorni è spaccata in due con il nord che vive una situazione drammatica a causa delle forti piogge, della grandine, del vento, delle trombe d’aria e il sud che invece vive temperature da record, caldo asfissiante e incendi ovunque.

Questi eventi che spesso si stanno manifestando negli ultimi mesi, che sono drammatici e che mietono vittime oltre ai danni, spesso vengono identificati come cause del maltempo che stiamo vivendo sulla nostra nazione.

Gli scienziati però hanno voluto precisare che i media italiani commettono un errore a parlare di maltempo o di temperature record che dovrebbero invece parlare di ciò che sta realmente succedendo ossia “il cambiamento climatico”.

Quando si parla di cambiamento climatico non si parla mai della cause e delle possibili soluzioni ciò non permette alle persone di poter agire nel loro piccolo.

Gli scienziati che hanno firmato l’appello hanno affermato che il gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite, conosciuto con l’acronimo Ipcc, è stato molto chiaro su quali sono le cause principali.

La principale causa del cambiamento climatico sono le emissioni dei gas serra che sono prodotti dai combustibili fossili.

Sempre nello stesso rapporto c’è la presenza delle possibili soluzioni che permetterebbero di ridurre le emissioni, tra queste ad esempio l’eliminazione dell’uso di petrolio, carbone e gas prediligendo invece le energie rinnovabili.

Non parlare di questi argomenti ma limitarsi a parlare degli eventi e dei fenomeni insoliti che si registrano causano rassegnazione tra la popolazione ma anche negazione della realtà.

Per gli scienziati è necessario rendere consapevoli le famiglie così che tutti possano comprendere a pieno ciò che sta avvenendo e sentirsi parte attiva della soluzione.

A firmare l’appello sono stati circa 100 scienziati e studiosi italiani. Tra di loro troviamo il Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, Nicola Armaroli, Antonello Pasini, Enrico Giovannini, Stefano Caserini, Telmo Pievani e Luca Mercalli.

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