Il ghiacciaio marino in Antartide non è tornato ai livelli previsti

In Antartide, sono sempre più frequenti, in questo periodo, per analizzare al meglio i cambiamenti climatici, degli studi un po’ più approfonditi circa i ghiacciai. È stato constatato, infatti, che non sono tornati ai livelli previsti, scendendo ai minimi senza precedenti. 

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I ricercatori hanno constatato che il ghiaccio marino è sceso a livelli molto bassi per questo periodo dell’anno. La Cnn ha spiegato che studiosi e scienziati sono a lavoro proprio per cercare di capire quali siano le cause di tutto ciò.

Cosa sta succedendo in Antartide

I cambiamenti climatici degli ultimi anni, purtroppo, non hanno portato a cose belle per il nostro ambiente. Abbiamo potuto vedere, infatti, gli ultimi avvenimenti che hanno interessato sia il nord del nostro Paese con violenti nubifragi ma anche il sud con un aumento delle temperature, causando incendi e sfiorando in alcune città picchi oltre i 40 gradi.

La situazione, in questo periodo, non risulta essere tanto diversa in Antartide. La Cnn, infatti, ha spiegato che studiosi e scienziati sono a lavoro proprio per cercare di capire quali siano le cause di tutto ciò.

È emerso, infatti, che il ghiacciaio marino è sceso a livelli molto bassi per questo periodo dell’anno. Una cosa mai accaduta da quando sono iniziate le registrazioni, ben 45 anni fa. Una situazione che preoccupa in quanto alla calotta antartica sembra venire a mancare un pezzo grande tanto quanto l’Argentina.

Lo studio del sistema climatico

Secondo gli esperti, ogni anno, il ghiacciaio marino dell’Antartide si riduce a livelli bassi verso la fine di febbraio, essendo considerato il periodo estivo del continente. Successivamente, si dovrebbe ricostruire durante la stagione invernale dell’anno.

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Gli studiosi, però, hanno costatato che in questo periodo qualcosa è andato diversamente rispetto gli altri anni e stanno cercando di capire quali possono essere le cause di questo importante cambiamento senza precedenti, mai avvenuto da quando sono iniziate le registrazioni, ben 45 anni fa.

Per gli scienziati, per capire le probabili cause, è possibile studiarne il paleoclima, cioè osservare e analizzare il sistema, con tutti i suoi elementi e le sue variabili, in maniera tale da per poter creare dei modelli che consentano di trovare soluzioni con la probabilità che si possono evolvere nel tempo.

Uno strumento utile per analizzare tutto ciò sono le carote di ghiaccio, uno strumento a forma di tubo di grandi dimensioni che consente l’estrazione di sedimenti marini antichi fino a decine di migliaia di anni.

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