Il discorso anti Occidente di Putin e le parole sulla Crimea di Zelensky

Oggi il presidente russo Putin ha effettuato un discorso alla tv nazionale dove ha, sostanzialmente, accusato l’Occidente e, soprattutto, la Nato di voler distruggere la Russia.  Sono arrivate, poi, reazioni anche dalle autorità internazionali rispetto alle affermazioni del leader russo. La dichiarazione di Zelensky e delle autorità ucraine riguardo alla Crimea ha, poi, gettato ulteriore benzina sul fuoco e le accuse reciproche stanno rendendo la situazione tesa nonostante si cerchi di andare nella direzione, almeno apparentemente, verso un processo di pace e questo è sostenuto a parole dalla maggior parte delle autorità Occidentali e anche dalla Cina. Ma la realtà mostra fazioni ben schierate e pronte alla peggiore delle ipotesi, ovvero un conflitto che si estenda anche oltre i confini nato e che inglobi Russia Iran  e Pechino.

Putin
Putin – Nanopress.it

Il discorso di Putin ha decisamente portato questo ulteriore nervosismo all’interno di un clima già altamente teso.  Oltre alle affermazioni russe sono poi state molto discusse anche le dichiarazioni fatte dalle autorità ucraine, in merito alla volontà di riconquistare anche le zone perse nel 2014 ovvero quelle della Crimea, hanno sollevato commenti da parte delle Nazioni Europee e in particolar modo dal cancelliere Scholz, che ha espresso chiaramente la sua opinione il marito.

Non è stato il solo ad esprimere la propria opinione in merito ai fatti accaduti negli ultimi giorni, inerenti il conflitto in Ucraina, e proprio durante l’anniversario che decreta un anno dall’inizio del conflitto la guerra sta prendendo una piega differente e le forniture militari   messe in campo per l’esercito un ucraino, dato gli aiuti occidentali e anche dato l’ampliamento militare russo, si preannuncia uno scontro preoccupante a livello globale.

Il discorso di Putin contro le nazioni occidentali e la NATO

Un discorso quello effettuato dal capo di Stato russo alla tv nazionale che ha visto il leader del Cremlino accusare le nazioni europea e la NATO di un’alleanza militare troppo stretta con l’esercito statunitense precisando che ciò ha lo scopo di sconfiggere la Russia e piegare le autorità di Mosca decretando la fine della nazione. Ha  spiegato che: “Nelle condizioni odierne, quando tutti i principali paesi della NATO hanno dichiarato che il loro obiettivo principale è quello di infliggerci una sconfitta strategica virgola in modo che la nostra gente soffra come si suol dire, come possiamo ignorare le loro capacità nucleari in queste condizioni.”

Ha continuato spiegando che, a suo avviso, l’Occidente ha intenzione di sciogliere l’ex Unione Sovietica e la sua parte principale la Federazione russa, le dichiarazioni pervenute tramite l’agenzia Tass proseguono specificando che l’Occidente è stato anche additato come un complice indiretto dei crimini commessi dall’ucraina.

Nelle ultime ore sembra che l’esercito di Mosca abbia condotto diverse offensive, senza però avere successo stando alle notizie ucraine, e invece, i mercenari del gruppo Wagner affermano di aver conquistato le stesse terre che sembrerebbero ancora in mano alle truppe ucraine.

Una questione che ha sollevato numerose critiche e commenti è stata quella del piano di pace proposto dal presidente cinese Xi Jinping, composto da 12 punti che avrebbero il compito di favorire L’inizio di un processo di pace che riesca a riportare equilibrio e stabilità internazionale, che è ora sotto pressione a causa delle dinamiche scaturite dal conflitto in Ucraina che ha come unica soluzione un negoziato di pace.

Mentre Jinping si sta prodigando tramite la sua amministrazione, abbiamo visto anche un intervento deciso alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco,  a far comprendere la sua posizione e la sua volontà di vedere esaurirsi il conflitto con un accordo gli Stati Uniti riprendono le accuse che vedono Pechino fornire armi le tane alla Russia da impiegare nel conflitto ucraino.

Le parole emerse autorità internazionali

Dopo le dichiarazioni del presidente russo Putin sono emerse, ovviamente, anche considerazioni su ciò che è stato affermato dalle autorità ucraine ovvero la volontà di riconquistare la Crimea persa nel 2014 dopo la sua conquista da parte delle truppe di Mosca. In merito a questa vicenda è intervenuto anche il cancelliere sciolse che ha spiegato di ritenere la Crimea essenzialmente territorio ucraino ma che la questione è in mano prettamente alle autorità ucraine e non è qualcosa su cui intende esprimersi ulteriormente.

Zelensky ha ricevuto molti aiuti da parte delle Nazioni Europee e dagli Stati Uniti che hanno permesso di proseguire la sua resistenza per la sovranità territoriale Ucraina e anche di riconquistare territori prima in mano rossa. Le parole in merito alla Crimea hanno sollevato ovviamente il malcontento di Mosca che afferma di veder messo in discussione il suo confine territoriale quindi la sua sovranità sul territori che ormai sono destinati ad essere parte integrante del territorio russo.

Per quanto riguarda invece il piano di pace del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha espresso la sua opinione in merito, affermando che a suo avviso la decisione di riproporre una prospettiva di pace e di esserne in sostanza mediatore e un azzardo del presidente Xi Jinping e ha sottolineato che:non ho visto nulla che indicherebbe che c’è qualcosa che potrebbe essere vantaggioso per chiunque non sia la Russia punto l’idea che la Cina negozierà l’esito di una guerra totalmente ingiusta per l’ucraina non è razionale”.

Oggi il consiglio il consigliere della Casa Bianca Jake Sullivan ha precisato in merito alla questione delle forniture militari da parte di Pechino a Mosca che:Pechino dovrà prendere le proprie decisioni su come procedere, se fornire assistenza militare, ma se seguirà questa strada, avrà un costo reale per la Cina.”

Mentre accade questo Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia e stretto alleato di Putin, conferma la sua visita a Pechino per la prossima settimana e a confermare la notizia e stato il portavoce del ministero degli esteri cinese.

Zelensky all'Europarlamento
Zelensky all’Europarlamento – Nanopress.it

L’Algeria riaprirà la sua ambasciata dopo un anno dalla chiusura a Kiev e questo è stato annunciato dal ministero degli esteri in una nota  e anche comunicato tramite la televisione di Stato dove le autorità hanno riferito:  “questa decisione rientra nel quadro della salvaguardia degli interessi dello stato algerino e degli interessi nazionale in questo paese.”

Emerge a livello europeo un sentimento che si è ben notato nella manifestazione a Berlino contro il governo tedesco e più precisamente contro la scelta di fornire ulteriori armi all’esercito ucraino. Secondo i cittadini tedeschi alimentare il conflitto equivale a farlo andare nella direzione di una guerra mondiale e ciò vuol dire non tenere conto delle dinamiche globali che si vanno a ripercuotere nella quotidianità di tutti i cittadini del mondo.

 

 

 

Impostazioni privacy