Half-head, l’uomo con la testa a metà arrestato per tentato omicidio

half head

Ha dato fuoco a un materassino nello spiazzo davanti casa sua e per questo è stato arrestato con l’accusa di incendio doloso e tentato omicidio, oltre che a essere “una minaccia immediata per la vita e la sicurezza dei residenti”. Torna a far parlare di sé Half-Head o Halfy, soprannome con cui è diventato noto Carlos Sosa Rodriguez, 31enne di Miami, diventato suo malgrado una star del web dopo alcune vicende giudiziarie. Il giovane era balzato agli onori della cronaca dopo un arresto per sfruttamento della prostituzione nel 2010. Allora le foto segnaletiche, diffuse dall’Fbi e dalla Polizia, avevano fatto il giro del web: accanto alle immagini, era riportata la scheda con la voce “segni particolari” debitamente compilata con un chiaro “Half-head“, mezza testa, a descrivere la particolare conformazione del cranio.

Questa volta Rodriguez è finito nei guai per un atto se non stupido di certo pericoloso, come hanno ricordato i media locali. A chiamare gli agenti sono stati i vicini che hanno visto l’incendio davanti alla sua abitazione: in meno di 24 ore è stato portato davanti al giudice per il processo per direttissima, ma la pubblica accusa ha chiesto un dibattimento in modo da valutare le “condizioni mentali” del giovane, ormai sempre più instabili.

La particolare condizione di Halfy, come viene ormai chiamato, non è dovuta a una malformazione ma da un bruttissimo incidente stradale di cui fu protagonista e che lui stesso raccontò in un video su Youtube: pieno di alcol e droga, era uscito di strada con la sua auto, sfondando il finestrino e andando a sbattere con la testa su un palo della luce.

Il colpo per fortuna non fu fatale e i medici riuscirono a salvarlo, ma la forma del cranio era irrimediabilmente compromessa. Nel video, Rodriguez aveva spiegato di aver raccontato la sua storia per sensibilizzare i giovani sull’abuso di alcol e droga. Il messaggio si è però perso tra meme e prese in giro che hanno riempito il web, facendo passare in secondo piano la sua storia.

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