Guida autonoma: un progetto per guidare con il pensiero

Cina Guida col pensiero

Arriva direttamente dalla Cina, ed è un progetto molto interessante che ci catapulta sempre di più nel futuro, la Nankai University di Tianjin ha studiato per due anni come guidare l‘auto con il pensiero. L’iniziativa cinese sembra arrivare direttamente dall’ultimo film di Hollywood ed invece è più vicino alla realtà di quanto si possa immaginare.

Il cervello è indiscutibilmente la nostra parte migliore, quello che ci differenzia davvero dal resto degli animali e colui il quale ci ha reso la specie più evoluta sulla Terra. E’ per questo che un team di studiosi ha cercato di trasmettere direttamente con il nostro cervello cosa vogliamo far fare alla nostra auto.

L’auto-prototipo
, creata in Cina, ha la capacità di interagire con il nostro cervello sfruttando 16 sensori per la lettura dell’elettroencefalogramma dell’automobilista. I dati e le informazioni rilevate vengono trasmesse all’auto via wireless.

Inizialmente il progetto dell’Università del Sol Levante è nato per essere d’aiuto alle persone con un handicap, cercando di fornire al disabile un’interazione migliore con la vettura cosi da poter guidare senza gravare su eventuali problemi motori. Poi, una volta carpite le potenzialità del progetto, il team cinese si è messo a lavoro per ampliare tale progetto e cercare di renderlo performante per tutti.

Il progetto è ancora in fase embrionale, viste le immense difficoltà che si sono riscontrate. Una su tutte la difficoltà a recuperare le informazioni relative alla guida all’interno dei pensieri del nostro cervello, molto più complicato di trovare un ago in un pagliaio. Quindi bisognerà cercare di recuperare soltanto le informazioni relative al movimento ma con le tecnologie attuali farlo è molto complesso. Questo studio è ancora da sviluppare ma risulta comunque molto interessante e soprattutto futuribile.

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