Guerra in Ucraina: niente tregua nemmeno per il Natale ortodosso

La tregua richiesta dal patriarca russo Kirill per lo stop alla guerra in Ucraina durante il Natale ortodosso non è stata ascoltata.

Bombardamenti a Zaporizhzhia
Bombardamenti a Zaporizhzhia – Nanopress.it

Era stata la stessa Mosca ad annunciarla per le giornate del 6 e 7 gennaio ma ora le forze russe e quelle ucraine si lanciano accuse a vicenda sul fatto che la temporanea pace non sia stata rispettata.

La guerra in Ucraina continua anche nel Natale ortodosso

Continua il conflitto fra Russa e Ucraina sebbene il patriarca russo Kirill avesse chiesto nei giorni scorsi una tregua per le giornate del 6 e 7 gennaio, in cui gli ortodossi festeggiano rispettivamente la Vigilia di Natale e la Natività di Cristo.

Questo slittamento delle feste viene dal passato, in cui il calendario istituito da Giulio Cesare venne modificato da Papa Gregorio XIII è così ciò che noi festeggiamo a dicembre, è stato spostato a gennaio, sebbene alcuni si siano adeguati al cambiamento.

Kirill è il patriarca russo fortemente filo Putin, tanto che sembra sia stato messo nella lista delle persone da sanzionare per il ruolo nelle azioni prese dal presidente russo nell’ambito del conflitto in corso.

Putin
Putin – Nanopress.it

Tuttavia aveva formulato una richiesta precisa, ovvero cessare il fuoco durante il Natale ortodosso per consentire a chi lo desiderava di partecipare tranquillamente alle celebrazioni religiose che di consueto si tengono in questi giorni.

L’annuncio del cessate il fuoco era stato dato da Putin e il termine è fissato per oggi alla mezzanotte, tuttavia come abbiamo detto non è stato rispettato. Il presidente russo ha assistito da solo alla messa del Natale ortodosso a Mosca, vediamo intanto la cronaca della guerra in tempo reale.

Il conflitto in tempo reale

La cronaca di oggi parte alle 8.30, quando a Zaporizhzhia i russi hanno costretto 3000 lavoratori della centrale nucleare a prendere i passaporti russi, questo è stato affermato dai comandi militari ucraini.

Poco dopo il metropolita della Chiesa ortodossa di Kiev ha reso pubblici i suoi dubbi per quanto riguarda il cessate il fuoco annunciato da Putin, definito come l’ennesimo gesto di propaganda e nulla di cui fidarsi, anche perché, ha sottolineato l’uomo, basterebbe smettere di attaccare e lasciare l’Ucraina definitivamente.

Come dicevamo questo stop non ha avuto grande successo, infatti le forze russe hanno ucciso in queste ore due civili, ferendone altre 7 con dei raid nel Donetsk, mentre Putin seguiva da solo la funzione religiosa per il Natale ortodosso ed è la prima volta in anni che il presidente russo assiste alla messa a Mosca invece che nella regione della capitale.

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