Il Governo estende l’uso del Green Pass per scuole e università. Obbligo di vaccino nelle Rsa

Il Governo ha deciso per un’estensione dell’uso del Green Pass, forse la prima di altre decisioni simili. Il Consiglio dei Ministri di ieri ha approvato il decreto per aumentare la platea del Green Pass: servirà a chi vuole accedere a scuole e università, mentre nelle Rsa entrerà in vigore l’obbligo di vaccinazione per tutti i dipendenti.

Il Green Pass per scuole e università

Dopo aver introdotto l’obbligo di Green Pass per il personale scolastico, il Governo ha esteso l’uso della certificazione a tutti i dipendenti esterni che accedono nelle scuole, come il personale di mense, pulizie e altri servizi.

Il Green Pass sarà richiesto anche ai genitori che vogliono entrare negli istituti (per accompagnare i figli o per colloqui con i docenti, ad esempio). Starà ai dirigenti scolastici, o ai responsabili designati, controllare gli accessi.

Sono esentati gli studenti e chi non può essere vaccinato.

Le stesse regole si applicano alle università, dove il Green Pass verrà richiesto anche agli studenti, e in tutte le strutture in cui si svolgono corsi serali, centri per l’istruzione degli adulti, servizi educativi per l’infanzia, sistemi regionali di istruzione e Formazione Tecnica Superiore e degli Istituti Tecnico Superiori.

Obbligo di vaccinazione nelle Rsa

Il decreto approvato ieri ha introdotto anche l’obbligo vaccinale nelle Rsa per tutti i dipendenti, a qualsiasi titolo. Vale anche per le strutture residenziali, sociosanitarie e hospice. Si tratta del primo obbligo di vaccinazione al di fuori del personale sanitario.

Anche in questo caso viene esentato chi non può essere vaccinato.

I responsabili delle strutture e i datori di lavori dei soggetti che a qualunque titolo svolgono attività lavorativa in queste struttre sono tenuti ad assicurare il rispetto dell’obbligo vaccinale.

Le modalità di verifica saranno meglio definite in seguito con un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri adottato di concerto con il Ministro della salute, dopo aver sentito il parere del Garante per la protezione dei dati personali.

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