Google celebra San Valentino con un doodle

Nelle giornate speciali Google crea dei doodle molto coinvolgenti e come nel caso di oggi, San Valentino, coinvolgenti.

Doodle di Google per San Valentino
Doodle di Google per San Valentino – Nanopress.it

Il romanticismo viene espresso con due gocce d’acqua che si uniscono per formarne una sola, creando un cuore.

Il doodle per San Valentino

Oggi si celebra la festa degli innamorati e come al solito non è mancato il contributo del più famoso motore di ricerca, Google, utilizzato davvero da tutti.

Tutti quindi avranno visto il bellissimo doodle dedicato ad oggi e forse più di una volta con il sorriso sulle labbra per la dolcezza che scaturisce da un’animazione di pochi secondi, ma dal messaggio molto bello.

Su uno sfondo rosa, ci sono delle gocce che lasciano pensare a una giornata piovosa e a una vetrata bagnata. Due di questo si guardano con amore ma una scivola in basso e l’altra la raggiunge per poi unirsi a lei creando la tipica forma a cuore, simbolo dell’amore.

Sotto, si legge la didascalia “Rain or shine, will you be mine?”, ovvero: “Con la pioggia o con il sole, sarai mio/mia?”. Un’animazione di pochi secondi dolcissima come questo giorno in cui i social sono tappezzati di foto di innamorati che si taggano a vicenda e dediche romantiche, ma da dove deriva l’origine della festa?

L’origine di San Valentino

Google ha spiegato in un post che il doodle vuole celebrare il giorno più romantico dell’anno, quando in tutto il mondo si fanno regali ai propri partner e altri gesti di affetto come biglietti e altro.

Coppia
Coppia – Nanopress.it

La festa di San Valentino affonda le sue radici in epoca medievale, quando in Inghilterra e Francia si credeva che il 14 febbraio fosse l’inizio della stagione di accoppiamento degli uccelli.

La festa si diffuse in tutto il mondo durante il XVII secolo ma se guardiamo ad un passato ancora più remoto, ci accorgiamo che la prima istituzione ufficiale avvenne nel 496 quando papa Gelasio I volle sostituire i festeggiamenti dei Lupercalia in onore del dio Fauno.

Il nome si deve al martire cristiano Valentino da Terni, città dove è patrono. I Lupercalia erano nell’antica Roma delle giornate di festa in cui servi e padroni invertivano i ruoli e in cu venivano fatti riti verso le donne per la fertilità, abbastanza aggressivi. Così il Papa volle modificare la festa dedicandola all’amore senza riferimenti alla sessualità e l’associazione al martire giustiziato nel 273 per aver celebrato il matrimonio fra la cristiana Serapia e il legionario romano Sabino, sarebbe postuma.

L’evoluzione storica per quanto riguarda l’associazione del Santo alla festa degli innamorati è incerta e come abbiamo detto, è stato scelto il 14 febbraio per un motivo preciso, ovvero l’inizio degli accoppiamenti di alcune specie di volatili, stesso giorno in cui si festeggia il patrono di Terni.

Tornando ai tempi d’oggi, auguriamo un buon San Valentino a tutti gli innamorati e riprendiamo il termine del post pubblicato da Google:

“qualunque siano le previsioni per oggi, speriamo che ti goda questa festa con qualcuno di speciale”.

 

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