Gomorra 2, riprese vietate: il sindaco di Afragola dice no per tutelare l’immagine della città

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Gomorra 2, riprese vietate: il sindaco di Afragola dice no all’uso del rione Salicelle per tutelare l’immagine della città e del quartiere, una decisione presa probabilmente per evitare le polemiche già scoppiate in altre zone della Campania. Se Sky non ha ancora replicato alla decisione del primo cittadino, non è infatti la prima volta che sulla celebre fiction si abbattono le polemiche, tant’è che Angelo Pisani (avvocato di Maradona il cui nome era stato impropriamente usato nella serie con annessa minaccia di azione legale, ma anche presidente dell’VIII Municipalità) si era detto pronto a vietare le riprese nel rione di Scampia perché Gomorra avrebbe rappresentato una pubblicità infangante per l’intero territorio.

Gomorra 2, riprese vietate ad Afragola: il primo cittadino Domenico Tuccilo ha detto no alle riprese nel rione Salicelle, definito un quartiere di sofferenza sociale e già vittima di uno stereotipo veicolato da tv e giornali che probabilmente, agli occhi del pubblico non campano, diventerebbe ancora più forte qualora fosse usato nella serie Sky. Non è chiaro quali scene di Gomorra 2 si sarebbero dovute girare a Salicelle, m la produzione, anche se aveva ottenuto dalla parrocchia di San Michele Arcangelo il permesso di girare ieri alcune scene nella chiesa, ha dovuto abbandonare il quartiere.

Tuccillo non si dice contrario in via di principio a Gomorra, di cui anzi apprezza contenuti e narrazione, ma dice no a Gomorra ad Afragola, perché la spettacolarizzazione della fiction porterebbe ancora più pregiudizi contro Salicelle e la città, vanificando un lavoro di riscatto messo in atto da tutte le forze sociali. ‘Tutto questo sarebbe profondamente ingiusto, io dico no a Gomorra ad Afragola e nel quartiere Salicelle per tutelare da primo cittadino l’immagine e le persone della mia città e di quel quartiere‘, ha detto in un videomessaggio trasmesso nei canali istituzionali del Comune.

Non è la prima volta che Gomorra – a fronte di un grande successo anche all’estero – è circondata da polemiche: oltre che per l’uso del nome di Maradona, il presidente della municipalità di Scampia Angelo Pisani si era detto pronto a vietare le riprese nel quartiere, mentre le associazioni che lavorano nella zona avevano sottolineato le ripercussioni negative sul quartiere, con la narrazione su mafia e gomorra che avrebbe finito per danneggiare l’impegno.

Anche il sindaco di Napoli Luigi de Magistris si era detto poco entusiasta della pubblicità negativa, mentre pochi giorni prima della messa in onda della prima stagione di Gomorra, sempre a Napoli, erano apparsi dei manifesti di un imprenditore locale che, dando contro alla fiction Sky, voleva difendere la dignità del popolo napoletano. Non era mancato un botta e risposta tra la piattaforma satellitare e la Rai (che trasmette Gomorra su Rai 3), con Viale Mazzini che aveva ricordato il suo impegno nel promuovere modelli positivi nelle fiction (sottinteso ma non troppo, contrariamente a Gomorra); in quell’occasione la replica di Sky, che avevq sottolineato tra l’altro come ‘giudicare le opere con un parametro puramente moralistico non è un grande incentivo alla qualità‘.

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