Gemelli Diversi a NanoPress: ‘Con Uppercut raccontiamo la nostra risalita’ [INTERVISTA]

Gemelli Diversi NanoPress Uppercut

Gran bel ritorno sulla scena discografica dei Gemelli Diversi, che a distanza di quattro anni dal precedente Tutto da Capo (‘Ma con l’attività live non ci siamo mai fermati’, ricordano con orgoglio), pubblicano il nuovo album Uppercut, il primo con la line-up rinnovata che vede ai nastri di partenza i soli Strano e Thema, gli unici superstiti del nucleo storico della band dopo la dipartita artistica di Grido e THG. Guai però a parlare di Gemelli Diversi ‘dimezzati’: con Uppercut, disponibile dal 21 ottobre 2016 su etichetta Believe Digital e già anticipato dal singolo La Fiamma, i GDV hanno realizzato un disco che è un bel mix di sonorità classiche del gruppo e un pop di chiara ispirazione americana, con testi molto interessanti che raccontano spaccati di vita quotidiana, storie d’amore e sogni da realizzare. Insomma, proprio i Gemelli Diversi che abbiamo sempre conosciuto!

In occasione dell’uscita del nuovo album abbiamo fatto quattro chiacchiere con Thema, che ci ha parlato di questa nuova ed entusiasmante fase dei GDV.

Innanzitutto bentornati! Cosa c’è nei Gemelli Diversi del 2016 dei ‘vecchi’ GDV delle mega hit Un Attimo Ancora, Musica e Mary, e invece cosa dobbiamo aspettarci di nuovo?

Beh, chiaramente ci sono delle differenze perché adesso nella formazione siamo in due, ma per quanto riguarda tutto il resto ci trovate esattamente come siamo sempre stati dal 1998, pur in una veste rinnovata. Quindi chi ascolterà l’album ritroverà le sonorità tradizionali della nostra storia e del nostro percorso, ma scoprirà anche un sound che appartiene di più a questo nuovo progetto del 2016.

Il nuovo album dei Gemelli Diversi si intitola Uppercut, che in gergo pugilistico indica un preciso pugno sferrato dal basso verso l’alto. L’avete sferrato a qualcuno in particolare?

No, no, si tratta solo di una metafora, anzi siamo noi quelli che lo abbiamo ricevuto un bel pugno. È una metafora della vita, cercavamo proprio un termine che indicasse un percorso che va dal basso verso l’alto, perché come dico sempre non è importante quante volte cadi ma quante volte ti rialzi. Noi abbiamo preso questo montante in pieno volto ma non ci siamo abbattuti, e dopo aver toccato il fondo stiamo cercando pian piano di risalire. Il pugno ricevuto lo ritroviamo soprattutto nelle strofe delle canzoni, mentre nei ritornelli parliamo della nostra risalita.

Nelle canzoni di Uppercut ci sono molti riferimenti alla storia della band, dalla stessa title-track al singolo La Fiamma, ma anche Via Melzi d’Eril, Un Soffio dal Traguardo, Su di Me, Bianconero, Si Dimentica e Sorridi Ancora. Possiamo parlare quindi di cd autobiografico?

In realtà cerchiamo di essere autobiografici in tutte le nostre canzoni e di raccontare noi stessi. Quindi abbiamo fatto questo anche nel nuovo album e abbiamo utilizzato diverse metafore che riguardano il nostro percorso. Molte tracce sono fatte in modo che l’ascoltatore possa interpretarle a suo modo con diverse chiavi di lettura: per esempio ci sono pezzi come La Fiamma che a un primo ascolto possono sembrare delle semplici canzoni d’amore, ma tra le righe nascondono altri significati che riguardano anche la storia del nostro gruppo.

A proposito del singolo La Fiamma che hai appena citato, il brano richiama un po’ le sonorità storiche dei Gemelli Diversi (e in particolare Mary) e ha tutte le caratteristiche che deve avere una hit radiofonica. Da quel che ho capito è una canzone che per voi ha un significato particolare…

Il significato principale di questo pezzo è quello di non smettere mai di lottare per i propri sogni, e che nonostante tutto se uno ha la passione o la speranza verso qualcosa deve continuare a crederci al di là degli ostacoli che può sottoporre la vita, qualsiasi sia il percorso intrapreso. Abbiamo perciò scelto la metafora della fiamma che il vento e la pioggia possono spegnere da un momento all’altro, ma che invece deve mantenersi viva per sempre.

Molti rapper della nuova generazione considerano i Gemelli Diversi un punto di riferimento per quanto hanno fatto negli ultimi 18 anni. Quanto vi inorgoglisce questa cosa?

Ci fa molto piacere, anche perché noi ci siamo sempre considerati un po’ fuori dalla scena rap vera e proprio: infatti fin dal primo giorno, quando siamo usciti con Un Attimo Ancora che conteneva il ritornello dei Pooh, siamo stati borderline con il pop, ma questo per noi non è mai stato un aspetto negativo, tutt’altro. Per cui siamo molto contenti che alcuni nuovi rapper ci abbiano citato come loro riferimento, d’altronde non possono negare di essersi avvicinati a questo genere ascoltando noi, gli Articolo 31 o altri ancora.

Quali sono i giovani rapper che apprezzate di più?

Ricambio il favore a Ghali (rapper milanese di origine tunisina che sta ‘spaccando’ con Ninna Nanna, ndr) e a Sfera Ebbasta (24enne rapper di Cinisello Balsamo che recentemente ha portato il suo disco d’esordio ai vertici della classifica, ndr) che hanno avuto le ‘palle’ di dire che sono cresciuti con i Gemelli Diversi.

I vostri fan potranno vedervi presto dal vivo?

Sinceramente negli ultimi tre anni noi non ci siamo mai fermati con l’attività live. Ora continueremo con un calendario invernale che prevede soprattutto showcase e dj-set nelle discoteche, nei quali eseguiremo quattro o cinque brani, e poi dalla prossima primavera torneremo con un tour di concerti veri e propri.

Gemelli Diversi Uppercut

Impostazioni privacy