Formula 1 Test: Raikkonen utilizza protezione Halo

Ferrari Halo

Questa mattina la Ferrari SF 16-H guidata dal finlandese Kimi Raikkonen è stata equipaggiata con la nuova protezione Halo, una specifica protezione atta a deviare eventuali detriti e proteggere, oltre al casco, eventuali colpi alla testa del pilota.

La proposta era stata fatta dalla Mercedes già qualche tempo fa ma stamane, durante i test di Barcellona, è stata la rossa del Cavallino di Maranello a presentarsi con l’attrezzatura Halo sulla monoposto la Ferrari SF 16-H di Kimi Raikkonen.

Questa ulteriore protezione per i piloti potrebbe essere integrata e resa obbligatoria a partire dalla stagione 2017, quindi dall’anno prossimo, usando questa stagione per testare l’attrezzatura Halo e verificare l’utilità effettiva del nuovo impianto di sicurezza.

La protezione Halo, però. è davvero utile? Sicuramente dopo gli indicenti di Jules Bianchi e l’incidente, per fortuna meno grave, di Felipe Massa (detrito in faccia) molti piloti hanno chiesto alla Federazione Internazionale di Formula Uno di trovare qualche soluzione per aumentare la protezione alla testa, unica parte del corpo davvero a rischio pericolo.

Laurent Mekies, Fia Safety Director, ha dichiarato alla rivista ufficiale della Federazione: “Negli ultimi mesi abbiamo provato ad accelerare questo progetto per arrivare ad un buon punto. Noi vogliamo un prodotto che sia applicabile e funzionale alla Formula 1 del 2017“.

La protezione Halo, per cercare di sottoporre tale attrezzatura al massimo dei danni applicabili da un incidente, è stata sperimentata sparandole contro una serie di proiettili e i risultati sono stati ottimi. Sicuramente nessuno dovrà affrontare una sparatoria su una Formula Uno ma detriti di veicoli, incidenti, muretti e quant’altro di pericoloso potrebbero essere meno preoccupanti con questa nuova protezione.

Alex Wurz, ex pilota di F1 e presidente della GPDA, l’associazione dei piloti, ha confermato la volontà da parte dei piloti di avere più protezione e l’introduzione di Halo è sicuramente una garanzia in più per la sicurezza. Wurz ha dichiarato: “Questo è un sistema che protegge i caschi senza compromettere la visibilità”. E questo è fondamentale perché avere una protezione in più intaccando la visuale sarebbe inutile e anzi, all’opposto, rischioso.

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