Foggia, morti sospette in un hospice: indagato infermiere

A Torremaggiore, in provincia di Foggia, un uomo di 55 anni, di professione infermiere è indagato per 16 morti sospette presso un hospice. La Procura ha disposto la riesumazione dei corpi dei pazienti deceduti nel periodo tra il 14 novembre 2022 e il 16 febbraio di quest’anno.

Ospedale di Torremaggiore
Ospedale di Torremaggiore-Nanopress.it

Secondo gli inquirenti, i pazienti ricoverati presso l’hospice sarebbero deceduti a causa della somministrazione di un farmaco sedativo, il Midazolam.

Le morti sospette in provincia di Foggia

La Procura di Foggia ha aperto una inchiesta circa 16 morti sospette presso un hospice di Frattamaggiore. Al momento l’unico a essere iscritto nel registro degli indagati è un infermiere di 55 anni che prestava servizio all’interno della struttura; l’uomo è indagato per omicidio volontario.

Gli inquirenti hanno disposto l’autopsia dei corpi deceduti tra il 14 novembre 2022 e il 16 febbraio di quest’anno. Al momento la causa della morte potrebbe essere riconducibile alla somministrazione di un farmaco sedativo, il  Midazolam.

Le prime 5 autopsie sono già state eseguite, le restanti 11, invece, verranno effettuate tra il 2 e il 5 maggio. L’esame autoptico e tossicologico sarà utile per fare quanta più chiarezza possibile sull’accaduto e capire se ci siano altre persone coinvolte.

Il comunicato dell’Asl pugliese

A rendere nota la notizia dei 16 decessi presso l’hospice di Torremaggiore è stata l’Asl pugliese che ha diffuso un comunicato stampa.

“Siamo fiduciosi nell’operato della magistratura alla quale, come di consueto, abbiamo offerto ed offriamo la più completa disponibilità, anche al fine della ricerca della verità per il bene della collettività e delle famiglie coinvolte nel caso”.

Queste le parole con la quale l’Asl di Foggia ha voluto comunicare l’apertura delle indagini e fare chiarezza sugli eventi che sono intercorsi tra il 14 novembre 2022 e il 16 febbraio di quest’anno.

Anziano
Anziano-Nanopress.it

Lo scorso 24 aprile la Procura di Foggia ha disposto la riesumazione dei 16 corpi che sono deceduti presso l’hospice di Frattamaggiore. Secondo gli inquirenti, l’ipotesi più accreditata circa la causa del decesso sarebbe riconducibile alla somministrazione di un farmaco sedativo, il  Midazolam.

Solamente l’esame autoptico e tossicologico potrà stabilire la causa esatta: al momento è stata effettuata l’autopsia solamente sui primi 5 pazienti, i restanti 11 saranno analizzati tra il 2 e il 5 maggio.

L’Asl del capoluogo pugliese, a fine della nota diffusa per mezzo stampa, tiene a precisare di voler fare chiarezza sull’accaduto per la tutela dei pazienti ricoverati presso la struttura e di tutti i dipendenti.

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